Riceviamo e pubblichiamo il comunicato della Fials
Oggi si è tenuto presso il Dipartimento sanità della Regione Basilicata l’ennesimo incontro per parlare delle riaperture e su come far ripartire le strutture sanitarie.
A margine dell’incontro si è discusso ancora sui fondi premiali per l’emergenza Covid-19 che la Regione Basilicata dovrebbe distribuire agli operatori sanitari.
La delegazione della Confsal-Fials, composta dalla segretaria regionale Luciana Bellitti e dai segretari provinciali di Potenza, Giuseppe Costanzo, e di Matera, Giovanni Sciannarella,
è uscita profondamente insoddisfatta dall’incontro per la confermata mancanza di volontà politica del governo regionale a soddisfare le legittime attese dei lavoratori.
“La Confsal Fials – hanno dichiarato i tre segretari – ha nuovamente chiesto alla Regione Basilicata di aggiungere, ai fondi previsti dal decreto Cura Italia, risorse dal proprio bilancio per dare un vero contributo a tutti i lavoratori che con abnegazione si sono spesi per l’emergenza. Invece abbiamo assistito a inutili balletti e si vorrebbero fare le nozze con i fichi secchi. Ancora una volta ai lavoratori arriveranno solo pochi spiccioli”.
La delegazione del sindacato autonomo ha presentato un pacchetto articolato di proposte per venire incontro alle esigenze di settori importanti del comparto, impegnati indefessamente in questi quattro mesi di maxi emergenza:
1. estensione dell’indennità prevista per le terapie subintensiva ai lavoratori del 118;
2. riconoscimento dell’indennità contrattuale per le malattie infettive a tutti gli addetti impegnati in questi mesi in reparti e in servizi di contrasto al Covid-19;
3. rimodulazione delle attività aggiuntive ex Legge Sirchia, unificazione dell’indennità prevista, pagata oggi non uniformemente dalle Aziende a 27 euro l’ora;
4. assegnazione di risorse regionali alle Aziende per irrobustire e rendere congrui i fondi contrattuali attualmente disponibili e del tutto insufficienti.
“Intorno a questa piattaforma – concludono Bellitti, Costanzo e Sciannarella – siamo aperti al confronto ma in assenza di segnali forti da parte della Regione non siamo disposti a siglare accordi.
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