L’appuntato è stato smascherato dai suoi stessi colleghi. Ipotesi di truffa per lui e di falso ideologico per il dottore “compiacente”.
Un finanziere di 51 anni, residente a Monteroni e in servizio nella Compagnia di Lecce, è finito sotto inchiesta con l’accusa di truffa. Stando ai risultati delle indagini, tra gennaio e giugno 2019, avrebbe incontrato più volte il suo medico curante al fine di farsi rilasciare certificati falsi per una gonalgia al ginocchio mai diagnosticata, e proseguire così nella sua assenza dalla caserma. Senza sapere, però, che i suoi movimenti erano seguiti dai suoi stessi colleghi, insospettiti dalle frequenti assenze.
Oltre all’appuntato con qualifica speciale, l’inchiesta riguarda il medico che si prestava a compilare i certificati: un 66enne residente a Carmiano. A suo carico si ipotizza il reato di falso ideologico commesso da pubblico ufficiale. Grazie alla sua presunta compiacenza, il finanziere sarebbe rimasto lontano dal luogo di lavoro, intascando comunque i compensi retributivi per effetto dei certificati che presentava con cadenza quasi mensile ai propri superiori. Compensi stimati complessivamente in 13.326 euro. Ora i due indagati avranno modo di poter replicare alle accuse ed eventualmente concordare un rito alternativo prima che il pm formalizzi la richiesta di rinvio a giudizio.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento