Amsterdam, 28 Agosto 2023 – Durante il recente Congresso Europeo di Cardiologia ESC 2023 tenutosi ad Amsterdam, sono stati presentati i risultati a 4 anni dello studio osservazionale ETNA-AF, che hanno rafforzato il profilo di efficacia e sicurezza del farmaco Edoxaban nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale.
L’ETNA-AF ha coinvolto una vasta popolazione di 13.164 pazienti in 10 paesi europei e ha esaminato i risultati a lungo termine del trattamento con due dosaggi di Edoxaban, 30 mg e 60 mg.
I risultati hanno dimostrato che il trattamento con entrambe le dosi è associato a un basso tasso annuo di mortalità per tutte le cause, ictus ischemico e sanguinamenti maggiori. In particolare, i tassi annualizzati di mortalità per tutte le cause e mortalità cardiovascolare sono stati rispettivamente del 4,1% e dell’1,0% all’anno.
Tuttavia, è emerso che vi è stata una leggera differenza tra i due dosaggi.
La coorte di pazienti trattata con Edoxaban 30 mg ha mostrato tassi di mortalità e sanguinamenti maggiori leggermente superiori rispetto a quella trattata con Edoxaban 60 mg. Questo potrebbe essere attribuito alla maggiore fragilità dei pazienti che ricevono il dosaggio più basso, con una percentuale del 27,0% di fragilità nei pazienti trattati con 30 mg rispetto al 6,6% in quelli trattati con 60 mg.
La fragilità, comune nei pazienti affetti da fibrillazione atriale, richiede un approccio personalizzato al trattamento.
I risultati dell’analisi hanno mostrato che sia la fragilità percepita dai medici che quella oggettiva hanno un impatto simile sugli esiti clinici. Inoltre, è emerso che un numero maggiore di pazienti è stato considerato fragile dai medici rispetto a quelli valutati come oggettivamente fragili attraverso il Modified Frailty Index.
Il Prof. Raffaele De Caterina, direttore della Divisione di Cardiologia Universitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana, ha sottolineato che questi risultati rafforzano ulteriormente l’efficacia dei trattamenti a base di Edoxaban nei pazienti con fibrillazione atriale, specialmente quelli con comorbilità come diabete, scompenso cardiaco o fragilità. Ha evidenziato l’importanza di un approccio personalizzato basato sulle linee guida, ma adattato alle esigenze di ciascun paziente.
Il Dott. Stefan Seyfried, Vicepresidente di Medical Affairs Specialty Medicines presso Daiichi Sankyo Europa, ha sottolineato l’importanza di continuare a studiare i trattamenti al di fuori degli studi clinici e all’interno delle cure di routine.
Ha inoltre enfatizzato l’impegno dell’azienda nel condividere dati scientifici per consentire ai medici di prendere decisioni informate e personalizzate nell’ambito della pratica clinica.
I risultati a lungo termine dello studio ETNA-AF hanno fornito ulteriori prove dell’efficacia e della sicurezza di Edoxaban nel trattamento dei pazienti con fibrillazione atriale. Questi risultati confermano l’importanza di un approccio individualizzato alla terapia, tenendo conto delle caratteristiche uniche di ciascun paziente.
Redazione NurseTimes
Segui il nostro gruppo Telegram “Concorsi e avvisi per infermieri e oss”
Lascia un commento