“Viviamo in una società che premia l’indipendenza, ma il cancro spesso te la toglie. È una pillola amara da ingoiare, ma a me ha donato i due anni migliori della mia vita. La vulnerabilità mi ha permesso di capire che persone meravigliose siano mia sorella e i miei genitori, i miei amici”. Elliot Dallen aveva appena 29 anni quando, nel 2018 scopriva di avere un carcinoma adrenocorticale. Il giovane, originario di Cardiff, in Inghilterra, ha provato diverse cure sperimentali ma purtroppo non è riuscito a salvarsi e in pieno lockdown ha lasciato un messaggio, prima di morire.
“Il mio cancro terminale non mi farà vedere il dopo-lockdown – ha scritto in un blog pubblicato dal Guardian – ho provato una cura sperimentale ma le energie hanno iniziato ad abbandonarmi e ho capito che non potevo permettermelo. La vita per me è vivere, non accumulare anni. Questo trattamento mi rendeva la vita impossibile.Pensavo che questa consapevolezza mi avrebbe liberato, mi sbagliavo. Non avendo più niente per cui combattere, non mi restava altro che aspettare. La battaglia è diventata mentale e mi ha costretto a riflettere. Ho capito l’importanza della gratitudine. Dopo aver avuto la diagnosi ho trovato conforto nel ricordare ciò che ho avuto: una famiglia straordinaria, amici presenti. Una vita se vissuta bene è abbastanza lunga. Questo può significare diverse cose: per alcuni viaggiare, per altri restare attivi. Il corpo umano è una cosa meravigliosa, lo apprezzi solo quando inizia a deluderti. Prenditi cura del tuo corpo, è l’unico che hai. La maggior parte delle persone presume che vivrà fino a tarda età, io sono stato costretto a considerare l’invecchiamento come un privilegio. Non lamentatevi dei capelli grigi, delle rughe: siate contenti di averli. Se ritieni di non aver sfruttato al meglio l’ultimo anno, prova a utilizzare meglio il prossimo”.
Fonte: 105.net
Foto: instagram.com/dallen.88
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