I criteri di selezione non sono ben definiti. Un’indagine condotta dal dicembre 2019 al marzo 2020 e pubblicata sulla rivista Scenario aiuta a fare chiarezza.
Quali requisiti deve possedere un infermiere per far parte dell’equipe di elisoccorso? I criteri di selezione non sono ben definiti, in quanto ogni azienda gestisce la selezione stessa nella maniera che ritiene più opportuna. Stando a un’indagine condotta dal dicembre 2019 al marzo 2020 e pubblicata sulla rivista Scenario, l’unico criterio omogeneo in tutta Italia è rappresentato dagli anni di esperienza nell’area critica.
Al relativo questionario hanno risposto 70 infermieri che operano nell’elisoccorso. Il 33% (23) degli intervistati ha dichiarato che l’azienda proponente la selezione stabilisce un limite d’età per poter partecipare: in media 50 anni. L’84% (59 intervistati) ha risposto affermativamente alla richiesta di esperienza in area critica, compresa tra i due e i cinque anni.
In alcune realtà sono valutati anche titoli post-laurea e pubblicazioni scientifiche a tema. Nel 53% (37) dei casi si ha l’attribuzione di punteggio ai master universitari di I livello in Emergenza-urgenza o in Area critica, mentre solo nel 39% (27) dei casi il bando offre la possibilità di vedere valutati i propri articoli scientifici.
È stato inoltre chiesto ai partecipanti di indicare se per la partecipazione al concorso fossero richieste certificazioni formative specifiche. E’ emerso che, in modo disomogeneo, sono richiesti ACLS, ALS, PALS, EPALS e PEEP, mentre nel 17% dei casi non è richiesta alcuna certificazione.
Per il trattamento del politraumatizzato, nel 44% dei casi (31) si richiede il PHTC avanzato, nel 24% dei casi (17) l’ITLS (International Trauma Life Support) e nel 13% dei casi (9) il PHTC base.
Infine è stata presa in esame la certificazione riguardante la gestione delle vie aeree. L’analisi dei dati ha evidenziato che nel 71% dei casi (50) non è richiesta alcuna formazione specifica per accedere al concorso.
Capitolo affiancamento: il 40% degli intervistati (28) indica le ore di volo come metodica utilizzata, con una media di 44 ore. Il 36% (25) indica invece un numero di missioni minime portate a termine, con una media di missioni complete in affiancamento pari a 20. Nel restante 24% dei casi non è prevista alcuna tipologia di affiancamento.
Redazione Nurse Times
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