La procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del capitano della Fiorentina Davide Astori
Svolta nell’inchiesta sulla morte di Davide Astori, trovato senza vita lo scorso 4 marzo in un hotel di Udine. Il difensore viola era stato trovato senza vita alle 9.30 nella camera d’albergo dove era in ritiro con la squadra, prima della partita contro l’Udinese. I compagni di squadra lo aspettavano a colazione, stupiti del ritardo. Poi la scoperta della tragedia. Il mondo del calcio si era fermato, la giornata di campionato era stata annullata. Firenze aveva pianto. All’esterno del Franchi era nato un muro di sciarpe, fogli, bandiere e fiori ricorda il Capitano.
La procura di Firenze ha emesso due avvisi di garanzia nei riguardi di due medici che risultano indagati per il reato di omicidio colposo.
Si tratterebbe di due professionisti che lavorano in strutture pubbliche incaricate di certificare l’idoneità sportiva, una con sede a Firenze e l’altra con sede a Cagliari. Il medico in servizio a Cagliari negli anni in cui Astori, prima di approdare alla Roma e poi alla Fiorentina, ha militato nella squadra sarda.
I due medici indagati eserciterebbero in strutture pubbliche, una di Firenze, l’altra di Cagliari, che avrebbero firmato le idoneità all’attività sportive del calciatore.
Gli elettrocardiogrammi effettuati dal capitano della Fiorentina per ottenere il certificato di idoneità sportiva avevano evidenziato extrasistoli ventricolari nel corso delle prove da sforzo cui il calciatore era stato sottoposto nel luglio 2016 e nello stesso mese dell’anno successivo. In particolare, nell’ultimo esame, quello del luglio 2017, erano state evidenziate alcune aritmie: un piccolo indizio che il cuore di Astori non funzionava come avrebbe dovuto.
Non risultano coinvolti nell’inchiesta medici della società viola.
Redazione NurseTimes
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