Questa volta le tante irregolarità che si verificano nelle prove concorsuali per infermiere non sono passate inosservate.
Il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione Sanità della Regione Campania, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica per fare chiarezza su quanto accaduto:“Davvero per valutare la professionalità di un infermiere è necessario che conosca una coturnice, una rara specie di uccello, o che sappia chi è l’attrice morta a Roma nel 2014?”
Nell’interrogativo posto dal politico locale vengono citate solo “due delle domande assurde inserite nei test per il concorso indetto dall’Azienda ospedaliera dei Colli (Napoli) per reclutare infermieri a tempo determinato”. Infatti “l’elenco delle domande che poco o nulla hanno a che fare con il lavoro dell’infermiere è lungo e comprende anche quella che chiedeva di conoscere la città in cui si terranno le Olimpiadi del 2020 o il nome del lago più grande della Scozia”, aggiunge Borrelli, sottolineando come “la stranezza di alcune domande è solo una delle anomalie di un concorso nato male, visto che avevo chiesto e ottenuto la revoca di un primo bando in cui si premiava eccessivamente chi aveva già lavorato in quell’ospedale, creando nei fatti una corsia preferenziale per qualcuno”.
Ma le irregolarità non si limitano alle sole domande strampalate.
“Tra le anomalie della prova scritta ci sono anche le denunce della presenza di cellulari e auricolari o la possibilità di parlare tra i candidati che, tra l’altro, sono stati anche posizionati in modo da rendere possibile lo scambio di informazioni”, ha continuato Borrelli, ribadendo “la richiesta alla direzione generale dell’Azienda ospedaliera dei Colli di verificare, con la ditta incaricata di gestire il concorso, se è stata garantita la massima trasparenza e correttezza della prova concorsuale”.
Borrelli ha quindi concluso: “Vogliamo la massima chiarezza sul concorso in atto all’Azienda ospedaliera dei Colli perché ci sono diverse denunce su presunti favoritismi a favore degli interinali che si vorrebbe far rientrare attraverso gli avvisi per reperire infermieri a tempo determinato. […] E’ pronto un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli per chiedere la massima chiarezza su un concorso in cui, stando alle testimonianze di chi ha partecipato alla prova scritta, l’85% delle domande poste erano basate su cultura generale e non su questioni riguardanti il lavoro degli infermieri”.
Simone Gussoni
Fonte: La Rampa
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