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Direttore della Sanità Regione Piemonte si scaglia contro gli infermieri

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Nurse Times| Offensive le parole del direttore della Sanità della Regione Piemonte, Fulvio Moirano, il quale si scaglia contro gli infermieri “Spero che le ore degli infermieri non siano ore sbrodolate”.

Quando sento dire che gli infermieri sono morti di lavoro per 80 mila ore di straordinario in 15 anni, i calcoli che abbiamo noi non sono così. Gli infermieri hanno un contratto di lavoro da 36 ore a settimana, nelle realtà più faticose fanno 36 ore e 40 minuti in media, con tutto questo straordinario diciamo allora che saranno 37. E spero non siano ore sbrodolate: gli infermieri fanno i turni e non dovrebbero avere minuti frastagliati. Conosco alcuni che vanno a bollare e poi vanno a parcheggiare: ne ho viste di tutti i colori negli ospedali perché ho i capelli bianchi e sono quasi 40 anni che faccio questo mestiere

Sono queste le parole del Direttore della Sanità della Regione, Fulvio Moirano. Parole pesanti che hanno fatto infuriare il personale infermieristico.

Non contento di queste parole, il direttore aggiunge: “Quando parliamo di carichi di lavoro, sta per uscire un documento che farà i carichi di lavoro dei medici e degli infermieri e vi posso dire che alle Molinette ci sono 1.500, 2.000 dipendenti di troppo”.

Secondo Nursind, le parole del direttore Generale sono assai gravi perché sdrammatizzano quello che gli infermieri sono costretti a dover subire per garantire un’assistenza adeguata “Pretendiamo le scuse. Sono affermazioni di una gravità inaudita, un attacco a una categoria che oltre al danno di vivere un continuo disagio subisce anche la beffa di essere etichettata come quella dal cartellino facile. Ci piacerebbe sapere se la pensa così anche l’assessore Saitta. Stiamo anche valutando se ci siano le condizioni per avviare un’azione legale”

Nel frattempo anche la Uil ha preso le distanze verso le parole del direttore Generale: “Definire come sbrodolature o timbrature che andrebbero verificate per constatarne la validità è un’affermazione offensiva nei confronti di tutti gli operatori dell’Asl e dimostra l’inadeguatezza di questa classe dirigente e politica capace di fare solo proclami che non si traducono in fatti concreti. Se ha le prove di quanto dichiarato, le produca alla procura, non dimenticandosi di sottolineare la mancata vigilanza del direttore generale, visto che si tratta di ore autorizzate. Provvederemo ad aprire le vertenze per fare in modo che le ore di straordinario del 2015 e non retribuite abbiano il riconoscimento economico previsto dal contratto”.

Dire che le ore degli infermieri sono ore sbrodolate è di una gravità assurda. Probabilmente il direttore non sa che gli infermieri, attraverso la loro “sbrodolatura” di ore, garantiscono l’assistenza h24 ai quei pazienti ricoverati. Senza questa “sbrodolatura” nessuno riuscirebbe a mantenere il buon nome dell’Asl di cui proprio lui è il direttore.

Se non ci fosse questa “sbrodolinatura” probabilmente non sarebbe necessario nemmeno avere un direttore, ben pagato. Quindi prima di sparare a chi, attraverso le loro ore di lavoro, garantisce l’assistenza al paziente, ci auguriamo che il direttore capisca che senza quelli che lei definisce “sbrodolinatori”, non ci sarebbe bisogno nemmeno di lui e tantomeno la necessità di una così alta retribuzione.

E come disse R.H. Ewing “Un capo dà la colpa, un leader corregge gli errori”. Con questo vogliamo concludere dicendo che probabilmente le parole del direttore sono la conseguenza di una persona che non ammettendo i propri errori, deve scaricarsi verso una categoria. Il Deficit non lo fanno gli infermieri, con le loro ore di straordinari, i deficit lo fanno la cattiva gestione, il mancato controllo, le politiche aziendali.

Fonte

La Sentinella. Ivrea, «Ha offeso gli infermieri, il direttore ora si scusi». Avaible su m.lasentinella.gelocal.it

Gianluca Pucciarelli

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