Stando alle anticipazioni dell’Aran, sono previsti incrementi fino a 1.500 euro annui per ogni triennio.
L’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza delle pubbliche amministrazioni, ha svelato il nuovo piano relativo alla disciplina degli avanzamenti di carriera per i dipendenti della pubblica amministrazione ideato dal ministro Renato Brunetta. Secondo le ultime indiscrezioni, potrebbero presto arrivare nuove regole, che comporterebbero aumenti di stipendio fino a 1.500 euro all’anno per ogni triennio.
Nel dettaglio, il nuovo contratto dei dipendenti della pubblica amministrazione dovrebbe prevedere in primis una novità sulla suddivisione delle aree professionali. Alle tre al momento in vigore, infatti, se ne dovrebbe aggiungere una quarta:
- Prima area: operatori
- Seconda: assistenti
- Terza area: funzionari
- Quarta area (nuova): alte professionalità
In ogni area lo stipendio d’ingresso sarà uguale per tutti e vari fattori contribuiranno all’eventuale avanzamento di carriera: ad esempio la valutazione data dai dirigenti, l’esperienza professionale dimostrabile e altri parametri ancora in fase di discussione. Nel nuovo contratto, quindi, si terrà particolarmente conto del merito del dipendente, ipotizzando un avanzamento ogni tre anni. E avanzando di carriera, ovviamente, si avrà diritto a un aumento di stipendio.
Antonio Naddeo, presidente Aran, ha anticipato i possibli importi:
- Aumenti annui tra i 281 e i 460 euro per gli operatori
- Aumenti annui tra i 616 e gli 840 euro per gli assistenti
- Aumenti annui tra i 1.247 e i 1.518 euro per i funzionari
Per quanto riguarda la quarta area, quella delle alte professionalità, è ancora difficile ipotizzare le cifre degli aumenti, poiché ancora nessun dipendente ne fa parte. I dipendenti pubblici già sotto contratto manterranno lo stipendio attuale, ma entreranno da subito nel nuovo meccanismo di avanzamento di carriera e conseguente aumento di stipendio.
Redazione Nurse Times
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