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Dall’Australia a Pozzuoli dopo aver ingerito soda caustica: esofago di un 23enne ricostruito grazie al robot “Da Vinci”

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Dall’Australia a Pozzuoli dopo aver ingerito soda caustica: esofago di un 23enne ricostruito grazie al robot “Da Vinci” 1
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Un intervento chirurgico da record si è svolto presso l’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. A beneficiarne è stato Raffaele D’Ambrosio, pizzaiolo 23enne originario di Marano.

Alcuni anni fa si era trasferito in Australia per tentare la fortuna. Il 17 luglio di quest’anno, mentre era intento a sfornare pizze, ha bevuto quella che credeva fosse acqua da una bottiglietta di plastica ingerendo però della soda caustica.
Dopo otto giorni di coma trascorsi nel reparto di Terapia Intensiva di un ospedale di Sydney, è stato sottoposto a due interventi chirurgici.

Gli specialisti australiani sono riusciti a salvargli la vita ma non a preservare la funzionalità completa dell’apparato digerente.
Il “verdetto” dei medici che lo avevano in cura fu unanime: Raffaele non avrebbe più potuto alimentarsi per via orale.

Raffaele D’Ambrosio

Il desiderio di poter un giorno tornare a consumare cibi solidi ha spinto il giovane campano a fare ritorno a casa, per mettersi nelle mani dei sanitari dell’ospedale di Pozzuoli.

L’equipe di Felice Pirozzi ha operato il ragazzo per oltre 7 ore, affondandosi alla tecnologia robotica del «Da Vinci». Le precisissime braccia del dispositivo chirurgico hanno praticato un’incisione sul torace, una sull’addome ed una terza a livello del collo del paziente.

Felice Pirozzi, primario del reparto di chirurgia dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, ha raccontato alcuni particolari della procedura chirurgica: 

“L’intervento effettuato su Raffaele è stato complesso, ma se tutto andrà come ci aspettiamo, il prossimo lunedì potrà tornare a casa e riprendere a mangiare normalmente“. 

Anche il Direttore Generale dell’Asl Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore ha commentato lo straordinario successo: “Questo intervento testimonia la crescita che le nostre strutture stanno avendo in termini di qualità dell’assistenza e capacità di intercettare i bisogni di salute delle persone. 

Si tratta di un lavoro che stiamo realizzando in tutti i nostri ospedale sui territori dei 32 Comuni di nostra competenza. I nostri operatori di Pozzuoli stanno facendo scuola, diventando un punto di riferimento per i colleghi italiani e stranieri.

Al giovane Raffaele, venuto dall’Australia a Pozzuoli, facciamo i migliori”

Simone Gussoni

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