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Dal Green Pass alla mascherina: cosa serve per il test d’ingresso a Medicina 2021

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Dal Green Pass alla mascherina: cosa serve per il test d'ingresso a Medicina 2021
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Quest’anno sono state introdotte nuove regole per i partecipanti. Vediamo cosa bisogna ricordare per non incorrere nell’annullamento della prova.

Ogni anno circa il 3% dei partecipanti al test d’ingresso a Medicina, che nel 2021 avrà luogo in tuttta Italia venerdì 3 settembre, si vede annullare la prova per via di errori o inesattezze nella consegna dei documenti o nell’esecuzione delle procedure. «Dopo mesi e mesi trascorsi a studiare sui libri, sarebbe un vero peccato perdere l’occasione per una dimenticanza procedurale durante la prova», dichiarano i legali del network legale Consulcesi, da vent’anni al fianco degli aspiranti medici. E allora ecco cosa bisogna ricordare per non incorrere in brutte sorprese.

La prima novità è il Green Pass, che dal 6 agosto è fondamentale per accedere ai concorsi pubblici, e quindi bisogna esserne provvisti anche per accedere al test in questione. La Certificazione verde Covid-19 sarà controllata con l’app apposita e va esibita prima di entrare in aula. Ricordiamo che per ottenere il Green Pass occorre essere vaccinati contro coronavirus con una o due dosi, oppure essere guariti dal virus da meno di sei mesi o aver effettuato un tampone antigenico o molecolare nelle 48 ore precedenti.

Altro documento nuovo da portare con sé è l’autodichiarazione Covid, che si trova sul sito Universitaly. Va stampata, compilata e consegnata il giorno della prova, pena l’esclusione. All’interno del documento si certifica di conoscere le norme anti-Covid, di non essere in quarantena e di non avere sintomi della malattia, di non aver avuto contatti stretti con un malato e di essere in possesso del Green Pass.

Altro obbligo da tenere a mente è quello di indossare la mascherina di tipo FFP2. Inoltre, salvo certificazione medica che lo prescriva, non si potrà mangiare durante la prova, ma solo bere bevande in dotazione o fornite dall’Università. È bene ricordarsi che i commissari hanno la facoltà di annullare la prova se notano movimenti o atteggiamenti sospetti.

Infine è importante fare attenzione alle seguenti procedure: posare telefono, calcolatrice e tutti i dispositivi di calcolo; non scrivere niente, non firmare e non fare segni di riconoscimento sul modulo delle risposte; accertarsi della corrispondenza dei codici alfanumerici presenti sulle etichette. Ogni candidato deve scegliere una coppia di etichette adesive identiche al termine della prova e apporre una delle due etichette sulla scheda anagrafica e l’altra sul modulo risposte; segnalare le mancanze nel plico.

Può capitare che i documenti ufficiali del test abbiano fogli mancanti. Ciò può compromettere la prova, se non si segnala alla commissione in tempo. Ogni plico deve contenere: una scheda per i dati anagrafici che il candidato deve obbligatoriamente compilare, priva di qualsivoglia codice identificativo; i quesiti relativi alla prova di ammissione recanti il codice identificativo del plico, nonché due fogli dedicati alla brutta copia; un modulo risposte dotato dello stesso codice identificativo del plico; un foglio sul quale sono apposti il codice identificativo del plico, nonché l’indicazione dell’ateneo e del corso di laurea cui si riferisce la prova.

«È importante sottolineare che, se la prova dovesse essere annullata, non tutto è perduto – precisa Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi –. Potrebbe ancora esserci una speranza di far valere il vostro diritto e, attraverso lo sportello www.numerochiuso.info, i nostri consulenti legali specializzati suggeriranno le azioni migliori da intraprendere. Questo vale per tutte le irregolarità riscontrate nel corso di una prova che continuiamo a ritenere non adeguata a selezionare i futuri medici, perché non garantisce meritocrazia e regolarità».

Redazione Nurse Times

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