La Procura ha aperto un fascicolo per far luce sul decesso del 58enne Nicola Petrone. Disposta anche l’autopsia per chiarire le cause e accertare eventuali responsabilità dei sanitari.
Il pubblico ministero Pasquale Festa ha aperto un procedimento penale sulla morte, avvenuta il 25 giugno scorso, del 58enne Nicola Petrone, accogliendo l’esposto presentato dal fratello e dalla sorella della vittima e iscrivendo nel registro degli indagati quattro medici (due donne e due uomini) dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo in concorso. Il sostituto procuratore ha disposto anche l’esame autoptico sulla salma, al fine di accertare le cause del decesso e se sussistano eventuali responsabilità da parte dei sanitari.
Nella serata di mercoledì 23 giugno, accusando dolori lancinanti allo stomaco e alla schiena, Petrone era stato condotto al Pronto soccorso dell’ospedale cittadino, dove era rimasto per 15 ore, dall’1:34 alle 16:29 di giovedì 24, salvo poi essere rimandato a casa, dopo alcuni accertamenti, con una terapia domiciliare, nonostante il persistere dei dolori.
Quando venerdì 25, alle 9, la sorella si è recata da lui per praticargli un’iniezione prescritta il giorno prima, è stata accolta con toni allarmati dall’altro fratello, perché il paziente giaceva esanime nel suo letto e non dava segni di vita. Inutili i tentativi di rianimarlo: era già deceduto, come poi avrebbe constatato il medico di base, immediatamente chiamato sul posto.
I fratelli si domandano se le condizioni della vittima siano state debitamente approfondite in ospedale e se le dimissioni non siano state affrettate. Di qui la decisione di presentare subito una denuncia querela alla Questura di Crotone, chiedendo e ottenendo l’autopsia per chiarire le cause della morte.
Redazione Nurse Times
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