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Crisi alla Trusso: infermieri a rischio

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Cliniche convenzionate nella bufera, soldi che mancano, la Regione che non eroga ed Equitalia che pignora i conti correnti. Risultato: licenziamenti di medici e infermieri, occupazioni, blocco dei ricoveri e delle operazioni.

E’ ciò che sta succedendo a Ottaviano, alla clinica Trusso, una clinica enorme, 180 dipendenti, moderna, arroccata sulle ripide pendici del Monte Somma, versante nord del Vesuvio: è stata occupata dai lavoratori, rimasti senza stipendio.

Tutto bloccato: ricoveri e operazioni chirurgiche programmate, la diagnostica, la radiologia. “Fino ad esaurimento – giurano i manifestanti – fino a quando non saranno dimessi tutti i pazienti“. C’è una procedura di licenziamento conclusa, per 55 dipendenti: infermieri, medici e socio-sanitari. Per loro sono già pronte le lettere di estromissione. E’ stata anche avviata un’altra procedura, per altri 12 addetti: il pediatra, le vigilatrici, le ostetriche. Questo a causa dell’annunciata chiusura dell’ostetricia, determinata dal tetto imposto dal governo Monti dei 500 parti all’anno.

E’ una situazione drammatica sia sotto il profilo occupazionale che dell’assistenza sanitaria, in un territorio privo ospedali pubblici. Una struttura che lavora per 120 posti letto con un budget che ne copre solo la metà. E c’è anche un indotto in pericolo: la cucina della clinica ha mandato via i suoi inservienti. E’ rimasto solo il cuoco.

“I lavoratori si ritrovano oggi con stipendi non erogati, con stipendi arretrati di anni, con tredicesime arretrate di anni, con i licenziamenti sul groppone e non c’è speranza sul fronte dello sblocco degli stipendi spiega Lenina Castaldo, della Cgil funzione pubblicaa questo punto continuano a garantire l’assistenza ai ricoverati in degenza, fino alla loro dimissione, ma stanno bloccando i nuovi ricoveri, sia nel pronto soccorso che nei reparti. Si accetteranno solo le donne gravide che devono partorire. Ma gli interventi programmati in sala operatoria sono bloccati e è bloccata tutta la diagnostica e la radiologia. Intanto il tribunale si è espresso a metà: sulla rateizzazione dei debiti non è stato chiaro finora“.

La Trusso fa registrare 10mila ricoveri all’anno e un pignoramento da parte di Equitalia di 21 milioni di euro. “In ostetricia lavoriamo in condizioni molto difficili, a volte con strumentazioni, diciamo così, non proprio all’avanguardia, e con pochissimo personaleracconta il dottor Antonio Errico, neonatologofino al 2012 facevamo registrare 700 nati all’anno, poi però quattro ginecologi se ne sono andati in un’altra clinica e c’è stato un tracollo: è stato fatto di tutto per smantellare un reparto in grado di far nascere mille bambini all’anno“.

Lo sconforto degli infermieri: “Il pronto soccorso ha sette posti in astanteria più quattro posti di urgenza, abbiamo la camera “calda” quasi più grande di quella del Cardarelli, ma l’asl non ci riconosce niente. E in medicina si lavora con ventidue posti letto, sempre occupati, sempre pieni, e un infermiere che gestisce tutte le 22 unità, da solo“.

Fonte www.ilmediano.it

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