Il direttore generale Giuseppe Rossi ha scritto una lettera a primari e coordinatori delle unità operative per chiedere di segnalare i disobbedienti.
à”Segnalazioni di condotte operatori sanitari non vaccinati”, Questo l’oggetto della lettera scritta da Giuseppe Rossi, direttore generale degli ospedali Maggiore di Cremona e Oglio Po di Casalmaggiore, ai primari e ai coordinatori delle unità operative. Una lettera che chiede di segnalare alla direzione i disobbedienti ed evidenzia come vaccinarsi non sia solo utile, ma “anche giusto”.
Rossi torna ai mesi “appena trascorsi, così duri e insoliti”, soprattutto per il Maggiore di Cremona. “Mesi – scrive Rossi – che hanno inevitabilmente imposto la ricerca di una nuova razionalità organizzativa all’interno dell’Azienda, resa possibile grazie al contributo di tutti gli operatori che con la loro preziosa e competente opera e con enorme sacrificio hanno garantito, anche con la perdita di vite umane, un’assistenza qualificata e spesso eroica”.
Il direttore generale ricorda come il legislatore abbia introdotto l’obbligo di vaccinazione del personale sanitario, “titolo per lo svolgimento della professione”, insistendo sulla tutela della salute, che “nelle professioni sanitarie rientra tra le caratteristiche della mansione”. E, richiamata la “gravità di tali condotte”, chiede di fare nomi e cognomi di disobbedienti e indisciplinati. Ne va dell’immagine dell’ospedale, esposto a eventuali azioni risarcitorie.
“È un richiamo formale al rispetto delle norme di prevenzione anti contagio, a continuare a utilizzare i dispositivi di protezione, anche se si è vaccinati – prosegue Rossi -. L’attenzione non va abbassata da parte di nessuno. Non è ancora il momento di rilassarsi ed è auspicabile mantenere un comportamento rigoroso, in ogni situazione, a maggior ragione in un ospedale. È fondamentale usare i dispositivi in maniera corretta per la tutela della salute di tutti. Alla direzione sta a cuore la salute dei propri dipendenti e delle persone che scelgono di curarsi nelle nostre strutture”.
Redazione NUrse Times
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