A far scattare l’allarme è stata un’insolita impennata di contagi nella provincia di Magallanes, nonostante la bassa densità di popolazione.
In Cile gli scienziati stanno indagando su una possibile mutazione del Covid-19 nella Patagonia meridionale, regione dove è in corso una seconda ondata particolarmente contagiosa. A poeroccupare è il fatto che la popolazione della provincia di Magallanes rappresenta solo l’1% di quella del Paese, ma finora ha fatto registrare quasi il 20% dei casi totali, suggerendo.
Da qui l’ipotesi di una possibile mutazione del coronavirus, come del resto ne sono già state osservate altrove, ma gli studiosi non hanno ancora capito quale sia il loro effetto sugli esseri umani. All’inizio della scorsa settimana «il numero di persone risultate positive a Magallanes è stato lo stesso della capitale Santiago, ma Magallanes ha la densità di popolazione più bassa del Paese; 170mila contro gli 8 milioni di Santiago», ha detto Lucia Newman, inviata di Al Jazeera in Cile.
Uno studio preliminare che ha analizzato la struttura del virus a seguito di due ondate di infezione a Houston, negli Stati Uniti, ha scoperto che un ceppo più contagioso ha riguardato i campioni recenti. «Gli esperti sostengono che potrebbero esserci molte ragioni, compreso il tempo, ma non possono escludere che la colpa sia dovuta a un nuovo filamento del virus», ha aggiunto Newman. Secondo gli scienziati, le mutazioni possono rendere il virus più contagioso, ma non necessariamente più mortale, né inibiscono l’efficacia di un potenziale vaccino.
Redazione Nurse Times
Lascia un commento