La grande gioia manifestata dalla Federazione Nazionale Ordini delle Professioni Infermieristiche potrebbe essere interrotta improvvisamente, proprio come accade quando ci si risveglia nel corso di uno splendido sogno.
Ad analizzare la situazione economica e lavorativa degli infermieri vaccinatori “svincolati” è stato il segretario nazionale del sindacato Nursind Andrea Bottega:
“Sulla questione esclusività-vaccini mi permetto una riflessione perché il testo mi pare non vada nella direzione che molti di noi auspicavano. Questo il testo:”al fine di accelerare la campagna nazionale di vaccinazione e di assicurare un servizio rapido e capillare nell’attività di profilassi vaccinale della popolazione, al personale infermieristico che aderisce alla procedura di cui al comma 460 relativa all’attività di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV2 al di fuori dell’orario di servizio, non si applicano le incompatibilità di cui esclusivamente per lo svolgimento dell’attività vaccinale stessa”.
Quindi la norma concede agli infermieri di aderire alla procedura di cui al comma 460 che dice: “… il Commissario straordinario per l’attuazione e il coordinamento delle misure occorrenti per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19, … avvia una richiesta di manifestazione di interesse riservata ai laureati in medicina e chirurgia abilitati all’esercizio della professione medica e iscritti agli ordini professionali nonche’ agli infermieri e agli assistenti sanitari iscritti ai rispettivi ordini professionali disponibili a partecipare al piano di somministrazione dei vaccini contro il SARS-CoV-2 e a essere assunti con le modalita’ di cui al comma 462.
La richiesta di manifestazione di interesse è finalizzata alla predisposizione di un mero elenco di personale medico-sanitario; dalla manifestazione di interesse non sorgono obbligazioni giuridicamente vincolanti per il Commissario straordinario e ogni rapporto di lavoro si instaura in via esclusiva con l’agenzia di somministrazione ai sensi di quanto previsto dal comma 462…”
Quindi la norma ci dà la possibilità “essere assunti” e “ogni rapporto di lavoro si instaura in via esclusiva con l’agenzia di somministrazione”, quindi a 13,50 euro lordi l’ora. A cosa vale aver tolto il vincolo di esclusività se questa è la paga oraria, posto che a questo punto meglio fare dello straordinario in azienda che viene pagato di più? Intanto a vaccinare ora ci vanno tutti, anche i farmacisti basta che facciano un corso on line…
Siccome ora a vaccinare ci va chi non l’ha mai fatto, tutti chiedono uno scudo penale. Gli infermieri che vaccinano da sempre non hanno mai avuto uno scudo. Se non se la sentono di prendersi questa responsabilità i medici, farmacisti, odontoiatri e quanti altri si improvvisano stiano a casa loro. Gli infermieri non hanno bisogno di scudi perché sanno fare il loro lavoro.
E mi sia permesso di ricordare a tutti che gli ordini professionali esistono a tutela dei cittadini e non degli iscritti. Pe cui quando la Fnomceo chiede lo scudo in realtà non fa gli interessi dei cittadini che hanno il diritto che venga indagata la persona che magari gli fa il vaccino in vena anziché in muscolo, o che non si accerta dello stato clinico del vaccinando.
Da sempre gli infermieri somministrano i farmaci, siamo deputati dalla legge anche per questo, e lo abbiamo sempre fatto prendendoci tutte le responsabilità. Il cittadino ha diritto ad avere una prestazione sanitaria dal personale sanitario preposto a svolgere quella prestazione.
Mi meraviglio di tutti i politici che vanno dietro a questa linea di pensiero. Pensavo guardassero gli interessi dei cittadini e non i privilegi di una categoria. Se il problema è il costo legale degli avvocati per difendersi in queste cause, lo Stato dica che pagherà lui le spese di difesa ma non metta limiti alle indagini della magistratura sulle corrette modalità di somministrazione dei vaccini.”
Ancora una volta, da questa dettagliata analisi del sindacalista, emerge come nessuna sia intenzionato a prendere sul serio la categoria professionale infermieristica, offrendo loro compensi che si addicono maggiormente ad una domestica, proprio come accaduto ai molti eroi che hanno affrontato le precedenti ondate in prima linea, forti della loro retribuzione a 12 euro lordi per ora.
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