Il Covid-19 è il quinto virus aggressivo in 17 anni
Nessuno sa quando arriverà il sesto, ma una cosa è sicura: arriverà. E potrebbe essere un altro coronavirus, ancora più letale di questo. O uno nuovo sconosciuto e con un tasso di mortalità altissimo ha sentenziato Fabrizio Bianchi, direttore dell’Unità di epidemiologia ambientale al Cnr.
Ma quando arriva il sentore di dossier tenuti oscuri, le cose non vanno per niente bene.
Quale evento futuro sconvolgerà l’umanità?
Chi pensa al futuro della salute? Come si potrà preservare al meglio la vita al netto della malattia? Remota e futuristica potrebbe sembrare un’idea tragica in uno scontro tra Titani: la probabilità e l’impossibilità di un evento.
Se qualcuno dieci o vent’anni fa ci avesse chiesto: “Quale cambiamento nell’umanità prevedi nei prossimi anni”?
Di sicuro molti di noi avranno guardato straniti l’interlocutore, pensando magari al clima impazzito, allo sbarco su Marte, all’inquinamento. Forse qualcuno immaginando nel suo piccolo non si sarebbe tolto dalla mente quella maledetta siepe del vicino che cresceva a vista d’occhio, spinosa ed invadente.
E se ci avessero chiesto di dossier segreti?
Le cose accadute in questi mesi hanno del tragico, ancor più se si pensa che molto si sarebbe potuto fare a partire da un ventennio a questa parte!
L’OMS alla Procura di Bergamo: “I ricercatori sono…immuni”
A pensare male si fa peccato ma spesso si azzecca, disse un noto politico italiano, in un passato abbastanza remoto.
Ma la regola vale sempre, attualmente si rinnova in base agli elementi messi in campo, soprattutto quando si tocca la salute.
I magistrati che indagano sul reato di epidemia colposa e falso, trovano un ostacolo sul cammino della giustizia. Vorrebbero smantellare, se esistente, una eventuale rete omertosa su segreti da Covid-19.
La notizia di questi giorni secondo la quale l’OMS avrebbe invocato l’immunità diplomatica per i propri esperti sembra far vacillare la “macchina giudiziaria”.
L’OMS mette in tavola la carta dell’immunità…non di gregge, in un tentativo di bloccare la testimonianza dei ricercatori chiamati dalla Procura di Bergamo.
Addirittura in uno slancio simil scripta manent nero su bianco, si è prodigata di avvisare gli inquirenti e i ministri degli Esteri e della Salute, che il proprio personale grazie alla Convenzione del 1947 (che sancisce la tutela del personale dell’OMS) è intoccabile.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha perfino sconsigliato ai suoi ricercatori di presentarsi a testimoniare, consiglio non seguito da tutti.
Ora un chiarimento dal Ministero degli Esteri, è quanto chiesto dai magistrati per definire a pieno la situazione di stallo.
Ci saranno davvero dei veri segreti da Covid-19 tenuti nascosti agli occhi di tutti?
Per molti ma non per tutti
Un’immunità non invocata, invece, per il vicepresidente europeo Ranieri Guerra, sentito dai PM i primi di novembre, come persona informata sui fatti. Risulta l’unico autorizzato dall’OMS a rilasciare dichiarazioni.
Nello specifico con l’esperto dell’OMS, i magistrati hanno voluto vederci chiaro su un dossier segretato, che richiamava in causa un piano pandemico del 2006, mai aggiornato.
Ricordiamo che tra il 2014 e il 2017 proprio Guerra rivestiva la carica di Dg Prevenzione al Ministero della Sanità.
Uno dei dirigenti che avrebbe dovuto aggiornarlo era proprio Ranieri Guerra
Cosa ci azzecca l’Italia col Kuwait?
Così lontani ma qualcuno sotto sotto ci ammira? Per niente!
E così fu che, in base ad un servizio della nota trasmissione Report, si viene a sapere dell’esistenza di uno studio sul nostro Bel Paese, sborsato circa 100.000 dollari.
Per niente uno studio sulle innumerevoli bellezze del territorio italico. Dal Kuwait non vogliono saper questo!
Il “dossier segreto” An unprecedented challenge – Italy’s first response to COVID-19 sarebbe servito ad altri Paesi per percorrere una strada diversa dalla nostra durante la pandemia. Eravamo insomma, un cattivo esempio da non seguire per non fare la nostra stessa “fine” e “figuraccia.
Il 14 maggio, il giorno dopo la pubblicazione, viene ritirato e mai più messo a disposizione.
Il dossier, pubblicato dai ricercatori dell’Oms europea con sede a Venezia, è ancora oggi linkato nel sito dell’UNIDO ITPO alla sezione “Covid-19:informativa” ma anzichè rimandare al PDF si viene reindirizzati alla homepage del sito dell’OMS Europa. Le tracce del documento ci sono, qualcuno l’ha scaricato e pubblicato altroverendendo inutile ogni forma di «censura».
Ed ora come la mettiamo col Kuwait? Soldi spesi inutilmente? Chi gli dirà che il dossier segreto sul Covid-19 è scomparso?
Giovanni Trianni Infermiere Legale Forense
Fonti:
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