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Coronavirus, Sindacato dei Militari chiede accertamenti su attività svolta da volontaria CRI

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Coronavirus, Sindacato dei Militari chiede accertamenti su attività svolta da volontaria CRI
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All’organizzazione sindacale non risulta che il sottotenente Giovanna Boffelli, della Croce Rossa Italiana, sia iscritta all’Albo degli infermieri. La donna è stata protagonista di un commosso intervento a Codogno, durante la visita del presidente Mattarella. Con la nota che rilanciamo di seguito è stato segnalato un possibile caso di esercizio abusivo della professione.

Nel corso della visita del presidente Sergio Mattarella a Codogno abbiamo potuto ascoltare con interesse l’intervento dell’infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana, sottotenente Giovanna Boffelli (foto, ndr).

Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, la Boffelli avrebbe poi raccontato: “Ho vissuto veramente questo periodo perché andavo nelle case delle persone. Ho incominciato il 26 febbraio, facendo iniezioni a chi aveva bisogno. Ho fatto fino a 21 iniezioni al giorno, 16-17 persone tutti i giorni per un periodo lungo, e non ho ancora finito”.

A seguito di una semplice verifica, che chiunque può fare sul sito web della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), abbiamo potuto constatare che l’infermiera Giovanna Boffelli, ad oggi, non risulterebbe iscritta all’Albo delle professioni infermieristiche.

Questa organizzazione sindacale, fin dalla sua costituzione, ha fatto del contrasto all’esercizio abusivo della professioni infermieristiche e sanitarie, esercitate nell’ambito militare e dei corpi ausiliari delle forze armate, una battaglia di civiltà e legalità, senza tuttavia mai ricevere alcuna risposta dai vertici militari e dal ministro della Difesa.

Avevamo già segnalato lo scorso aprile 2019 che, dopo il caso degli infermieri militari non iscritti all’Ordine, si sarebbe dovuto affrontare quello delle crocerossine senza titoli abilitanti all’esercizio della professione infermieristica. Per questo motivo riteniamo che l’autorità giudiziaria debba svolgere accurati accertamenti per verificare se nelle attività, raccontate come svolte dall’infermiera volontaria della Croce Rossa Italiana, Giovanna Boffelli, si possa ravvisare l’ipotesi dell’esercizio abusivo della professione infermieristica.

Nell’apprezzare l’importante opera svolta dai volontari della Croce Rossa Italiana e della Protezione civile nel corso dell’attuale emergenza sanitaria, stupiti dal ringraziamento che il presidente Mattarella ha voluto rivolgere alla “sottotenente Giovanna Boffelli”, non possiamo non rinnovare il nostro accorato appello alle istituzioni militari e alle alte cariche dello Stato, affinché, in ogni occasione, siano osservate scrupolosamente le leggi e la Costituzione su cui si fonda il nostro Stato.

Redazione Nurse Times

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