Rileva la presenza di anticorpi nelle persone guarite ed è accessibile a tutti.
È stato ultimato ed è ora pronto il test che permette alle persone di scoprire se si è immuni al coronavirus. Il ragionamento alla base del test è semplice: l’idea è di rilevare la presenza di anticorpi nelle persone guarite.
Il test è stato elaborato in Italia dalla multinazionale di diagnostica DiaSorin, dopo settimane di studio e sperimentazioni con i ricercatori del Policlinico San Matteo di Pavia. In questo modo chi è stato malato ed è poi guarito, sviluppando quindi gli anticorpi, potrà ricevere la patente d’immunità. Questa certifica che il soggetto non può ammalarsi una seconda volta. Rimane però ancora in fase di studio l’eventualità che tali soggetti siano ancora contagiosi. In seguito, per sapere quanto possa durare l’immunità, sarà necessario sottoporsi nuovamente al test a distanza di mesi o di anni.
Il funzionamento del test è piuttosto semplice: viene effettuato un prelievo di sangue e viene confrontato con la proteina sintetica prodotta a partire dal Sars-Cov-2. A seconda del legame che si crea tra le due parti è possibile capire se l’individuo ha sviluppato gli anticorpi “killer” o meno. Un’altra nota positiva è che il test sarà accessibile a tutti: costa solamente 5 euro e fornisce i risultati entro massimo 60 minuti. Vista l’alta automatizzazione del processo, sarà possibile processare fino a 170 campioni di sangue ogni ora.
In un paio di settimane dovrebbe arrivare la Certificazione Europea (CE), che permetterà di far partire i test sulla popolazione. In un primo momento il test sarà dedicato ai soggetti che sono stati malati e che sono guariti. In seguito sarà allargato a tutti i possibili asintomatici (con precedenza ai lavoratori del settore sanitario), che potranno così scoprire se sono ora immuni al Covid-19 o meno.
Redazione Nurse Times
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