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Coronavirus, negazionisti in azione a Torino: inseguono un’ambulanza e insultano gli operatori

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Coronavirus, negazionisti in azione a Torino: inseguono l'ambulanza e insultano gli operatori
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Due i protagonisti della “bravata”, uno dei quali è rimasto a bordo per filmare la scena sotto casa del paziente soccorso. Il conducente dell’auto rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

L’increscioso episodio risale a fine ottobre. E’ notte e un suv di grossa cilindrata segue l’ambulanza per le strade di Torino. Gli infermieri a bordo, che stanno raggiungendo un paziente Covid, si accorgono dopo pochi chilometri di essere seguiti e avvisano la centrale operativa del 118, che a sua volta chiama la centrale radio della polizia. 

Gli inseguitori sono due e raggiungono il mezzo di soccorso a destinazione, sotto casa del paziente. Il conducente scende e comincia a insultare gli operatori. È un negazionista e sostiene che l’ambulanza giri vuoto per creare il panico. L’altra persona, invece, resta in macchina per filmare la scena col telefonino, come per documentare qualcosa. Per fortuna arriva una pattuglia: i due vengono identificati e gli infermieri portano a termine il loro intervento.

Il fatto non è molto diverso da quello registrato qualche giorno fa a Turro, quartiere di Milano dove una negazionista ha preso a calci un’ambulanza chiamata per un intervento da codice giallo, definendo “terroristi” i sanitari arrivati in viale Monza a sirene spiegate.

“Ho segnalato il fatto al nostro ufficio legale, chiedendo che fosse fatta una segnalazione in Procura”, spiega Rita Rossi, direttrice del 118, che inoltre rivela: “Alla postale abbiamo segnalato un video girato da una donna che sostiene che giriamo con i mezzi vuoti”. Dell’inseguimento è stato informato anche il prefetto di Torino, che si è detto preoccupato, riservandosi di convocare un tavolo in prefettura con il 118 per discutere del problema qualota si verifichino episodi analoghi. Intanto il conducente del suv potrebbe rischiare una denuncia per interruzione di pubblico servizio.

Redazione Nurse Times

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