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Coronavirus, mascherine poco sicure distribuite negli ospedali Lombardi?

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Coronavirus, mascherine poco sicure distribuite negli ospedali Lombardi?
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Molte critiche per i dispositivi commissionati dalla Regione alla ditta Fippi. Cittadinanza Attiva, confortata dal parere di medici e infermieri, sostiene che siano inutili.

Hanno suscitato molte critiche, le mascherine che Regione Lombardia ha commissionato alla ditta Fippi, il cui tessuto è stato certificato prima dal Politecnico di Milano e poi dall’Istituto Superiore di Sanità. Critiche legate soprattutto alla sicurezza, perchè l’elastico non garantirebbe la perfetta aderenza alla porzione di volto da proteggere. Pochi movimenti della bocca, infatti, farebbero scivolare verso il basso la mascherina, scoprendo il naso.

Ma i problemi riguardano anche le operazioni di svestizione: pare che non sia facile strappare la mascherina per toglierla, e occorrerebbe quindi sfilarla dalla testa, rischiando di toccare la faccia con la parte del dispositivo potenzialmente infetta. Giorgio Arca, di Cittadinanza Attiva, ha pubblicato su Facebook un video (VEDI) nel quale testa la mascherina, riscontrando le stesse difficoltà lamentate da medici e infermieri.

Il video è accompagnato da queste parole: “Lunedì ho scritto un post su cose che non riesco a spiegarmi sulle mascherine Fippi che la Regione Lombardia ha tanto vantato e distribuito nei nostri ospedali. Non l’avevo ancora vista e sono riuscito a recuperarne una. La pseudo-mascherina, fatta con materiale dei pannolini, è veramente un obrobrio. Per indossarla bisogna infilarla dalla testa perché senza lacci, non rimane fissa, lascia il naso senza protezione, ma per spiegarlo meglio ho fatto un video, come potete vedere, dove si evidenzia l’inutilità. Mi rivolgo alla Giunta regionale: vi presentate in televisione per elogiare medici e infermieri per il grande lavoro che fanno, ma non li mettete in condizione di operare in sicurezza, e questa pseudo mascherina lo dimostra. Il personale sanitario vuole i dispositivi idonei per curare i cittadini colpiti da Covid-19. Tutti coloro che fanno parte del personale sanitario a cui è stato chiesto cosa pensino di questo dispositivo hanno detto in coro ciò che ho evidenziato nel video, cioè che questo dispositivo non serve a nulla. È certificato il materiale, ma non la funzionalità del prodotto. Quindi ritirate questo prodotto e non sprecate soldi pubblici acquistando cose che non servono. Qualche volta interpellate il personale sanitario che lo deve usare. Vigileremo affinché siano ritirate”.

Redazione Nurse Times

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