In seguito alla serie di contagi che hanno colpito alcune regioni italiane anche la Chiesa Cattolica ha deciso di correre ai ripari per evitare contagi, fornendo precise indicazioni ai fedeli.
“La diocesi di Adria-Rovigo, dopo colloqui intercorsi con l’autorità sanitaria competente (Ulss5 Polesana), comunica che le Sante messe e le celebrazioni previste domani domenica 23 febbraio, a partire da quelle vespertine di oggi, non vengono sospese.
Saranno tuttavia disposte alcune precauzioni, che modificheranno il susseguirsi della liturgia.
“Tuttavia – comunica infatti la diocesi – il diffondersi del virus Sars-CoV-2 (Coronavirus) in zone vicine territorialmente alla nostra diocesi, chiede di attuare alcune scelte precauzionali circa la distribuzione della Comunione. Il vescovo Pierantonio Pavanello, sentito il parere delle autorità sanitarie competenti, chiede che la Santa Comunione venga distribuita soltanto sul palmo della mano e non in bocca”.
“Si raccomanda a tutti i ministri di lavarsi le mani accuratamente prima della distribuzione dell’Eucaristia. Per quanto riguarda il segno della pace si ritiene opportuno venga sospeso tralasciando l’invito liturgico. Alle parole del sacerdote dopo la risposta dell’assemblea faccia seguito il canto dell’Agnello di Dio, come previsto dall’Ogmr. È opportuno sospendere altre forme di aggregazione non celebrative (feste, raduni, cene comunitarie…). Altre comunicazioni saranno date, se necessarie, dopo aver sentito le autorità competenti”.
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