Lo rivela uno studio che ha coinvolto gli over 60 e basato sui dati diffusi dal ministero della Salute.
In Israele i casi di contagio e di malattia grave calano “sostanzialmente” con la terza dose Pfizer. Lo sottolinea uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine e basato sui dati diffusi dal ministero della Salute israeliano. Per l’esattezza, il tasso di infezione, almeno 12 giorni dopo il booster, è inferiore di 11,3 volte rispetto alle due dosi, mentre il tasso di malattia grave è inferiore di 19,5 volte.
Lo studio è stato condotto dal 30 luglio al 31 agosto su 1,13 milioni di over 60 che avevano completato l’immunizzazione cinque mesi prima e divisi in due gruppi: quelli cui è stato somministrata la terza dose e quelli che ne hanno ricevute due.
Redazione Nusre Times
- Ceccarelli (COINA): “La super intramoenia divide la Lombardia, corsie veloci per i ricchi, cittadini lasciati soli”
- Flat tax 5% sugli straordinari degli infermieri: pronta disponibilità esclusa
- Rsa in allarme: Regione autorizza Oss al posto degli infermieri. La Fials ricorre al Tar
- Tutte le novità del CCNL Sanità 2022-2024: 172,37 euro per tredici mensilità e arretrati medi attorno ai 1.200 euro
- CCNL Sanità 2022-2024 firmato: le dichiarazioni di Nursing Up, Nursind, Fials, Cgil, Cisl e Uil
Lascia un commento