Sarebbe accaduto al Pronto soccorso. La segreteria provinciale del sindacato ha scritto a prefetto, direttore generale dell’Asl e direttore medico dell’ospedale.
Fials Lecce rende noto di aver appreso che “gli operatori del Pronto soccorso del capoluogo salentino sono stati esposti alcuni giorni fa a contagio da parte di una paziente arrivata in reparto con ambulanza e in seguito risultata positiva a Covid-19”. Per questo il segreterio provinciale del sindacato, Vincenzo Gentile, ha scritto al prefetto, al direttore generale dell’Asl e al direttore medico dell’ospedale “Vito Fazzi”.
Nella nota sindacale si legge: “Numerosi sono gli operatori che hanno avuto contatti con la paziente o con i sanitari intervenuti nelle ore successive al ricovero, e si torna a lamentare la carenza di dispositivi di protezione individuale (mascherine con filtro, guanti e camici monouso, ecc.), che vengono forniti col contagocce dalla farmacia del ‘Fazzi’. Per parecchi giorni il personale del Pronto soccorso ha esaurito le scorte e ha prestato servizio indossando la normale divisa ospedaliera”.
E ancora: “Come si è fatto notare più volte alle SS.LL. da parte di questa O.S., gli peratori attualmente in quarantena possono costituire, in caso di positività, un nuovo focolaio Covid, anche per i propri famigliari. Il personale sanitario lamenta che, non essendo possibile allo stato attuale stabilire preventivamente se un paziente è Covid positivo, la necessità di dispositivi di protezione sempre disponibili è un’esigenza inderogabile e urgente”.
Pertanto “si richiede ancora una volta che anc he al personale del Pronto soccorso, come avviene per il D.E.A. di Lecce, siano prontamente forniti tutti i dispositivi di protezione: mascherine, occhiali, tute, guanti, ecc.”. Infine “si torna a sollecitare l’esecuzione dei tamponi su tutto il personale ospedaliero a rischio contagio nel suddetto presidio”.
Redazione Nurse Times
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