Un importante contributo alla lotta contro il Coronavirus COVID19 arriva dal cantante Fedez e dalla moglie influencer Chiara Ferragni.
Attraverso m una donazione a livello personale di € 100.000, hanno avviato una campagna a sostegno della raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele di Milano disponibile al seguente link.
La finalità è quella di creare nuovi posti letti all’interno del reparto di terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano, parte del Gruppo San Donato, ad oggi indispensabili per affrontare l’emergenza sanitaria e per fornire gratuitamente a ciascun paziente la cura medica di cui ha urgentemente bisogno.
L’iniziativa realizzata con la collaborazione del prof. Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva cardiovascolare e generale dell’ospedale San Raffaele di Milano, andrà in supporto alla terapia intensiva, ambiente super specialistico per malati gravi. Gli ammalati con insufficienza respiratoria causata dall’epidemia in corso occupano questi reparti che risultano altamente insufficienti a fronteggiare la crisi. Un letto di terapia intensiva ha un costo nettamente superiore rispetto a un letto di degenza normale. È necessario un monitor che rilevi le funzioni vitali del paziente, un ventilatore che assista la respirazione del malato e una serie di pompe infusionali per liquidi e farmaci.
Accedendo direttamente alla campagna, sarà possibile dare una donazione minima di € 5 (la piattaforma non ha commissioni, ma in fase di donazione il donatore può lasciare una mancia facoltativa), i fondi totali raccolti saranno direttamente devoluti all’ospedale per il rafforzamento della terapia intensiva.
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“Speriamo che questa nostra iniziativa sensibilizzi le persone in Italia e all’estero, sull’emergenza Coronavirus nella quale siamo tutti coinvolti” spiegano Chiara Ferragni e Fedez. “È un contributo concreto che apprezziamo moltissimo e che speriamo sia di esempio per molti.
Noi continuiamo la nostra battaglia, che vinceremo, contro questa emergenza straordinaria, dove le terapie intensive rappresentano l’unica possibilità di guarigione per i pazienti più gravi” dichiara il prof. Alberto Zangrillo, primario di terapia intensiva cardiovascolare e generale dell’ospedale San Raffaele di Milano.
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