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Coronavirus, Ausl Piacenza cerca studenti e laureati per potenziare la sorveglianza sanitaria: le perplessità dell’Omceo

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Coronavirus, Ausl Piacenza cerca studenti e laureati per potenziare la sorveglianza sanitaria: le perplessità dell'Omceo
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L’Azienda ha emesso un bando per l’attività di triage telefonico e un altro per volontari da assegnare ai check-point. In merito al primo l’Ordine dei medici ha espresso preoccupazione per la decisione di affidare un compito così delicato “a studenti iscritti al secondo anno di una qualsivoglia professione sanitaria”.

Attraverdo apposito comunicato, Omceo Piacenza ha espresso forti perplessità sulla ricerca, a opera dell’Ausl Piacenza, di studenti e laureati per potenziare l’attività di sorveglianza sanitaria. Ma andiamo con ordine. Fino al 31 agosto è possibile candidarsi per incarichi di lavoro autonomo. Nel bando si specifica che l’attività di triage telefonico potrà essere svolta anche da remoto, ossia dal proprio domicilio.

Possono partecipare: laureati o studenti iscritti dal secondo anno in avanti di corso universitario per conseguimento di una Laurea in una delle professioni sanitarie (infermieristiche e ostetriche, sanitarie-riabilitative, tecnico-sanitarie, tecniche della prevenzione); laureati o studenti iscritti dal secondo anno in avanti di corso di laurea in Medicina e chirurgia; laureati o studenti iscritti dal secondo anno in avanti di corso di laurea in Biologia, Chimica, Farmacia; professionisti in pensione appartenenti alle stesse categorie.

La sorveglianza sanitaria – spiega l’azienda sanitaria – è finalizzata a ridurre, per quanto possibile, la diffusione del virus: il triage telefonico sarà rivolto ai pazienti con sintomi influenzali, così da evitare il più possibile gli spostamenti negli studi sul territorio o nei servizi sanitari (pronto soccorso e continuità assistenziale). L’obiettivo è quello di ridurre al minimo le occasioni di contatto tra pazienti che presentano sintomi compatibili con un sospetto di affezione respiratoria di probabile origine virale da coronavirus e altre persone. La candidatura va presentata on line su questa pagina.

L’Azienda ha attivato anche un altro bando per la ricerca di volontari da assegnare ai punti di controllo (check-point) presenti all’arrivo in ospedale o nelle sedi territoriali e per attività logistiche di supporto ai punti di erogazione delle prestazioni sanitarie. Gli interessati a un incarico di collaborazione, a titolo gratuito, potranno presentare la propria candidatura online entro il 31 agosto cliccando su questa pagina.

Il comunicato Omceo – Il consiglio direttivo dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Piacenza ha ricevuto richieste di chiarimenti da parte di propri iscritti in relazione al bando emesso dalla Azienda Unità Sanitaria Locale di Piacenza per il conferimento di incarichi di lavoro autonomo per una attività di SORVEGLIANZA SANITARIA organizzata attraverso triage telefonico.

Si è constatato che il bando è rivolto in via del tutto indifferenziata a laureati o studenti iscritti al secondo anno o successivi dei compositi corsi di laurea infermieristica, ostetrica, sanitaria riabilitativa, tecnico-sanitaria, tecnica della prevenzione, medicina e chirurgia, biologia, chimica, farmacia.

Quest’Ordine non può che esprimere forti “perplessità” e una certa preoccupazione per una siffatta decisione, che affida a studenti iscritti al secondo anno di una qualsivoglia professione sanitaria, oggettivamente privi di adeguate competenze, esperienze, capacità e possibilità per formulare ogni e qualsivoglia “valutazione”, anche semplicemente pre o para-diagnostica, e/o di poter individuare e fornire indicazioni latamente prescrizionali a cittadini dichiaratamente affetti da malattia con sintomi compatibili con una virosi, né di dare consigli utili e opportuni alla prevenzione del contagio famigliare e/o sociale.

Il consiglio direttivo dell’Ordine dei medici ritiene che questa decisione sia inopportuna, inadeguata e pericolosa, anche e innanzitutto per gli stessi operatori in termini di responsabilità, nel momento in cui affida a persone oggettivamente prive della necessaria formazione professionale attività che non si limitano alla mera sorveglianza, ma che sconfinano nella valutazione dello stato della salute e delle correlate indicazioni, sostitutive del contatto con il medico di famiglia o della continuità assistenziale o del pronto soccorso.

L’Ordine dei medici di Piacenza, nell’ambito dei compiti istituzionali riconosciuti a tutti gli ordini sanitari e relativi alla partecipazione e alla programmazione dei fabbisogni di professionisti, si pone a disposizione dell’Ausl di Piacenza per collaborare nell’individuare soluzioni correttive alle segnalate criticità e augurabilmente mettere a punto diverse e più consone procedure di sorveglianza sanitaria per gestire la emergenza connessa al virus Covid-19.

Redazione Nurse Times

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