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Coronavirus, AstraZeneca: “Vaccino evita ospedalizzazione nel 100% dei casi”

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Coronavirus, si ettende il sì dell'Ema sul vaccino AstraZeneca: per tutti o solo per i più giovani?
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La mulinazionale ha diffuso i dati relativi alla terza fase dei test svolti negli Usa. Siero efficace al 79% nel prevenire l’infezione.

Negli Stati Uniti la terza fase dei test condotti da AstraZeneca sul vaccino anti-Covid AZD1222 ha dimostrato un’efficacia del siero pari al 79% nel prevenire il coronavirus e del 100% nel prevenire l’evoluzione più severa della malattia e l’ospedalizzazione. “L’analisi clinica condotta per valutare l’efficacia e la sicurezza del siero ha coinvolto 32.449 partecipanti, registrando 141 casi sintomatici di Covid-19”, fa sapere l’azienda attraverso una nota.

“L’efficacia del vaccino – si legge ancora – è risultata coerente per etnia ed età. In particolare, nei partecipanti di età pari o superiore a 65 anni, l’efficacia del vaccino è stata dell’80%. Il vaccino è stato ben tollerato e il Comitato indipendente per il monitoraggio della sicurezza dei dati (Dsmb) non ha identificato problemi di sicurezza relativi al vaccino. Il Dsmb ha condotto una revisione specifica degli eventi trombotici e della trombosi del seno venoso cerebrale (Cvst) con l’assistenza di un neurologo indipendente. Il Dsmb non ha riscontrato un aumento del rischio di trombosi o eventi caratterizzati da trombosi tra i 21.583 partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino”.

La ricerca specifica per il seno venoso cerebrale non ha trovato eventi in questo studio. Ann Falsey, professore di Medicina alla University of Rochester School of Medicine, tra i coordinatori dello studio, ha dichiarato: “Questi risultati riconfermano i risultati precedenti osservati negli studi condotti sul siero AZD1222 in tutti gli adulti, ma è entusiasmante vedere per la prima volta risultati simili nelle persone di età superiore ai 65 anni. Questa analisi convalida il vaccino AstraZeneca Covid-19 come un’opzione di vaccinazione aggiuntiva necessaria, offrendo la certezza che gli adulti di tutte le età possono beneficiare della protezione contro il virus”.

Mene Pangalos, vicepresidente esecutivo del BioPharmaceuticals R&D, ha dichiarato: “Questi risultati si aggiungono al crescente corpus di prove che dimostrano che questo vaccino è ben tollerato e altamente efficace contro tutte le gravità del Covid-19 e in tutte le fasce d’età. Siamo fiduciosi che questo vaccino possa svolgere un ruolo importante nella protezione di milioni di persone in tutto il mondo da questo virus letale. Ci stiamo preparando a presentare questi risultati alla Food and Drug Administration degli Stati Uniti e per il lancio di milioni di dosi in tutta l’America, nel caso in cui il vaccino ottenga l’autorizzazione negli Stati Uniti”.

Spiega ancora la multinazionale: “AstraZeneca continuerà ad analizzare i dati e si preparerà per l’analisi da sottoporre alla Food and Drug Administration statunitense per l’autorizzazione all’uso di emergenza nelle prossime settimane. Parallelamente l’analisi sarà presentata per la pubblicazione in una rivista peer-reviewed. Tra i partecipanti all’analisi circa il 79% era di etnia caucasica, l’8% di etnia afroamericana, il 4% nativo americano e il 4% asiatico e il 22% dei partecipanti era ispanici. Circa il 20% dei partecipanti aveva inoltre un’età pari o superiori ai 65 anni e circa il 60% aveva malattie pregresse, che li esponevano al rischio di sviluppare una forma grave del Covid-19, come diabete, obesità grave o malattie cardiache. La terza fase dello studio condotto includeva due dosi somministrate a un intervallo di quattro settimane. Precedenti studi hanno dimostrato che un intervallo prolungato fino a 12 settimane ha dimostrato una maggiore efficacia, supportata anche dai dati di immunogenicità. Questa evidenza suggerisce che la somministrazione della seconda dose con un intervallo più lungo di quattro settimane potrebbe aumentare ulteriormente l’efficacia e accelerare il numero di persone che possono ricevere la prima dose”.

E ancora: “Il vaccino può essere conservato, trasportato e manipolato in condizioni refrigerate normali (tra i 2 e gli 8 gradi Celsius o tra i 36 e 46 gradi Fahrenheit) per almeno sei mesi e somministrato senza la necessità di preparazione all’interno delle strutture sanitarie esistenti. AstraZeneca continua a impegnarsi con governi, organizzazioni multilaterali e partner in tutto il mondo per garantire un accesso ampio ed equo al vaccino senza scopo di lucro, per tutta la durata della pandemia”.

Redazione Nurse Times

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