In seguito all’epidemia di Coronavirus che ha colpito la Cina molti abitanti di diverse aree del nostro pianeta hanno manifestato una vera e propria psicosi (spesso immotivata) da contagio.
Gli stock di mascherine chirurgiche sono stati presi d’assalto, facendo levitare il loro prezzo alle stelle generando anche un imponente mercato nero di vendita al dettaglio in strada.
È di pochi giorni fa la notizia che a Genova siano pressoché introvabili tali mascherine, nonostante al momento, non ci siano ragioni perché vengano utilizzate regolarmente in Italia. Non c’è infatti alcuna indicazione da parte degli organismi scientifici internazionali, tra cui l’ECDC, a usarle per prevenzione.
Oltretutto chi se ne approvvigiona per uso personale rischia di mettere in difficoltà chi ne ha bisogno, come gli operatori sanitari, dal momento che si rischia l’esaurimento delle scorte. L’augurio è che il senso civico porti ad evitare ulteriori acquisti di grandi quantità assolutamente inutili, soprattutto se fatti da chi non è formato all’utilizzo di tali dispositivi.
Poiché molte persone trascorrono gran parte della giornata indossando questi filtranti, un gruppo di designer di San Francisco ha avuto la brillante idea di stampare il volto del proprietario su di essi, consentendo il riconoscimento dei sistemi di sblocco facciale di smartphone e tablet.
Il nome dato a questa invenzione è Resting Risk Face, una mascherina livello N95 con stampate le sembianze del volto del proprietario. Una volta indossata, non nasconde l’identità del proprietario, permettendo di poter far funzionare i sistemi di sblocco facciale degli smartphone senza dover esporre le vie respiratorie.
Le mascherine classiche lasciano visibili solo gli occhi e una piccola porzione del volto rendendo estremamente difficile il riconoscimento tra persone e praticamente impossibile ad un software.
Poiché molti smartphone utilizzando sistemi di sblocco del dispositivo utilizzando il viso come password biometrica, di volta in volta, diventa necessario rimuovere la mascherina per accedere al cellulare. Questa idea invece permette di bypassare il problema stampando sul tessuto la porzione di volto coperta.
Per configurare la maschera è sufficiente aprire l’applicazione e caricare una propria fotografia. Il sistema andrà a stampare evitando distorsioni causate dalla superficie curva. Dopo aver visualizzato l’anteprima online, si può procedere alla conferma dell’ordine.
“Le maschere N95 sono noiose e deumanizzanti – ha commentato la designer Danielle Baskin dietro al progetto – ma ce ne sarà sempre più bisogno per via di virus o incendi […] si potrebbero anche vendere come sistema anti videosorveglianza e gli amici potrebbero scambiarsi il volto”.
Sono già state ordinate oltre 1.000 unità, al modico prezzo di 35 euro cadauna. Non è ancora chiaro quando saranno lanciate in commercio.
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