Comunicato del Coordinamento Regionale Ipasvi della Liguria (province di Genova, Imperia, La Spezia e Savona) che senza mezzi termini chiedono al governo regionale di far fronte alla direttiva europea sull’orario di lavoro entrata in vigore dal 25 novembre, con una politica di assunzione che assicuri ai cittadini la continuità assistenziale.
Invitiamo tutti i coordinamenti regionali Ipasvi delle altre regioni (laddove esiste), e tutte le associazioni di categoria ad intervenire su questo tema coinvolgendo anche le associazioni dei cittadini a ritrovarsi uniti per sensibilizzare il governo ad avviare una seria politica di programmazione sanitaria, che ridistribuisca le risorse alle regioni utili alle assunzioni.
Di seguito il comunicato del Coordinamento Ipasvi Ligure.
“Con l’entrata in vigore il 25 novembre 2015 della normativa europea in materia di orario di lavoro gli ordini della professione infermieristica della Liguria esprimono preoccupazione per l’applicazione delle norme in vigore e chiedono misure urgenti per garantire a cittadini e lavoratori la tutela del diritto alla salute.
I timidi tentativi di queste ore che vedono il governo impegnato a reperire risorse per la stabilizzazione di precari e l’assunzione di personale all’interno delle Aziende Sanitarie testimonia l’urgenza dell’intervento che siamo a chiedere.
Invitiamo l’Assessore alla Salute e al Welfare della Regione Liguria e tutte le forze politiche liguri ad intervenire con le misure ritenute opportune affinché il diritto alla salute sia una priorità nell’assunzione di scelte ed interventi che conducano ad aumentare le dotazioni organiche di tutte le Aziende Sanitarie liguri.
Chiediamo a tal fine l’immediata attivazione delle procedure per bandire concorsi pubblici di assunzione del personale infermieristico per tutte le provincie liguri in considerazione del fatto che stimando in maniera prudente un 2 % di turnover del personale infermieristico in pensione oggi sono necessari l’assunzione di 220 infermieri per garantire il rispetto dell’attuale normativa vigente in materia di orario di lavoro”.
Giuseppe Papagni
Lascia un commento