Continuano a giungere alla nostra Redazione segnalazioni di irregolarità che avvengono sistematicamente durante la prova preselettiva (in cui migliaia di Infermieri sono stati suddivisi in 18 gruppi di candidati, che stanno affrontando la prova in sei giorni diversi) del “concorsone” per 40 posti al Policlinico Umberto I di Roma.
Oltre all’ormai classica consegna non contemporanea del materiale necessario alla prova in buste (che in realtà sono cartelline) aperte (!!!), al ritiro non simultaneo degli scritti dei candidati al termine delle prove, all’irritante squillo dei cellulari (in teoria proibiti) e alle chiacchierate coi vicini di banco senza che nessuno intervenga, sembra oramai normale che ogni aspirante dipendente pubblico abbia sul proprio telefono cellulare tutti i test dei giorni precedenti.
Nell’epoca di internet tutto ciò, forse, non dovrebbe creare scalpore, ma…
Questa mattina, mercoledì 8 marzo, sono andato a controllare la situazione in via di Brava 99 (Roma) e moltissimi colleghi, in attesa di partecipare a questo che è l’unico vero concorso indetto a Roma negli ultimi 10 anni, mi hanno mostrato sul proprio smartphone delle eccessive “somiglianze” tra i vari test somministrati ai partecipanti nelle giornate precedenti.
Domande che, tra uno scaglione e l’altro, foto alla mano (che mi sono fatto prontamente inviare) appaiono come un po’ troppo simili tra loro… con quiz di logica che si assomigliano davvero tanto, domande sulla Glasgow Coma Scale, sulle Lesioni da Decubito, sulla scala Vas… stessi argomenti affrontati in modo praticamente uguale agli altri test.
Ne deriva che chi svolgerà il test nelle ultime sessioni, sarà oltre modo avvantaggiato nel superare la prova preselettiva (che vedrà andare avanti solo 1000 persone su circa 35.000 domande).
Beh, che altro aggiungere… giudicate voi:
Continuate ad inviarci la vostra testimonianza all’indirizzo email: [email protected].
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