Con la pubblicazione della deliberazione di proclamazione dei vincitori e dei riservisti del Concorso Unico Regionale per 566 CPS Infermieri che vede L’ASL Bari capofila, numerosi vincitori di concorso sono stati assegnati in sedi eccessivamente lontane rispetto alla propria residenza.
Tale problematica impatterebbe negativamente sulla vita di queste persone, le quali per una mera questione di numeri si troverebbero beffate dal fatto di essere vincitori di concorso, e quindi penalizzate rispetto agli idonei.
Nello specifico siamo qui a segnalare diverse situazioni:
- con Deliberazione del Direttore Generale di ASL Bari n. 0531 del 31 Marzo 2021 sono state pubblicate delle graduatorie suddivise in base alla prima scelta dei candidati per il reclutamento a tempo determinato, nel periodo di carenza di reclutamento di personale e di massima criticità, è stata promossa l’accettazione dei contratti a tempo determinato nella sede prescelta, con la promessa di trasformazione del contratto a tempo indeterminato;
- alcuni vincitori hanno seguito tale indicazione, pertanto sono già dipendenti a tempo determinato presso le varie aziende del SSR, pertanto si vedrebbero spostati dalle U.O. e dai Servizi dove sono ormai integrati e nei quali hanno acquisito competenze specifiche, per ricominciare in una nuova azienda dalla quale chiederanno cercheranno una mobilità a compensazione per poter rientrare (Forse o forse mai) nella propria provincia d’origine;
- altri vincitori hanno partecipato nuovamente al concorso solo al fine di potersi avvicinare al proprio domicilio finendo assegnati nuovamente all’azienda di appartenenza o in aziende ancor più lontane rispetto a quelle dove sono attualmente dipendenti;
- altri ancora, per motivi familiari avranno difficoltà nella conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa al contrario di quanto previsto dalla Direttiva (Ue) 2019/1158 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 20 giugno 2019, costringendo ad un utilizzo massimo dei congedi previsti dal CCNL e dai diritti previsti dal Testo Unico sulla Maternità e Paternità (D.lgs. 151/2001);
- per ultimi ma non meno importanti, vi sono i vincitori che al momento dell’apertura delle domande di partecipazione al concorso erano in una determinata situazione personale, la quale richiedeva una determinata preferenza delle sedi, che visti i prolungati tempi di espletamento del concorso, nel frattempo è mutata.
Pertanto, con la presente siamo qui a segnalare le seguenti potenziali problematiche:
- Spostamento di personale formato da un’azienda all’altra perdendo così professionalità ben integrate ed addestrate;
- rischio di attivazione di numerose richieste di cambi compensativi una volta superato il periodo di prova o anche immediate qualora il personale fosse già in possesso del superamento del periodo di prova nel medesimo profilo professionale (come garantito dal CCNL Comparto Sanità 2016-2018), entrando così in una spirale di benessere lavorativo compromesso per i lavoratori ed un incremento dei processi amministrativi da gestire da parte delle aziende;
- compromissione della conciliazione vita lavoro per il personale con minori a carico.
Dato che i fabbisogni di tutte le aziende del SSR sono in fase di approvazione dalla Giunta Regionale, e che tali fabbisogni sono maggiori rispetto al periodo in cui è stato bandito il concorso, e tenuto conto dei limiti presenti dall’alveo della norma concorsuale e del bando in quanto lex specialis, al fine di risolvere in maniera favorevole per tutte le parti coinvolte le questioni sopra espresse:
SI PROPONE
▪la possibilità di richiesta da parte del lavoratore a tempo determinato vincitore di concorso di restare nell’azienda del SSR dove presenta servizio a tempo determinato;
▪una volta liberati tali posti, o in caso di rinunce all’incarico da parte dei vincitori, si proceda al ricalcolo dei posti liberi in base alle preferenze indicate dai vincitori collocati in posizione successiva;
▪di tenere conto nelle assegnazioni dei posti aggiuntivi del fabbisogno in approvazione dalla Giunta Regionale;
▪il ricalcolo delle disponibilità per ogni azienda in modo da permettere a tutti i vincitori una collocazione vicina alla provincia di residenza.
Alla luce delle criticità e potenziali rischi espressi, considerando che minori sono le problematiche organizzative e di vita del dipendente e maggiore può essere la qualità delle prestazioni effettuate, influendo positivamente sulla qualità di cura e sul benessere lavorativo, si chiede di valutare l’applicazione di soluzioni atte a favorire la conciliazione delle esigenze dei lavoratori con quelle aziendali, riducendo drasticamente la mobilità compensativa futura e relative procedure che porterebbero un ulteriore sovraccarico della macchina amministrativa.
In ragione degli elementi precedentemente indicati il Movimento Permanente Infermieri e il Movimento Lavoratori Sanità chiedono a gran voce di riconoscere il sacrificio e l’impegno dei vincitori della procedura concorsuale in questione, affinché tale merito non diventi una beffa, tale da compromettere il futuro lavorativo e personale dei vincitori in questione.
Firmato: Movimento Permanente Infermieri e Movimento Lavoratori Sanità
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