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Codice deontologico, rinnovo dei contratti e università: gli infermieri si confrontano a Pugnochiuso

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Dal 25 al 28 maggio prossimi torna il tradizionale appuntamento di approfondimento promosso dai Collegi Ipasvi di Bari e della Bat.

Attesi in Puglia, nella splendida località di Pugnochiuso, centinaia di professionisti per discutere del futuro dell’infermieristica. Tra i relatori anche la presidente della Federazione nazionale, Barbara Mangiacavalli

 

Giunti alla 18° edizione, l’evento di Pugnochiuso con i suoi diversi punti di osservazione diventa un appuntamento immancabile per l’infermieristica italiana.

La professione infermieristica da troppo tempo vive una realtà spesso configgente con le norme che regolamentano la propria attività creando una condizione di crisi professionale accentuata ulteriormente da una serie di alcune altre  situazioni.

I diversi punti di osservazioni citati in partenza che diventano argomenti di discussione in occasione della tre giorni organizzata dai Collegi Ipasvi di Bari e Bat nel prossimo mese di maggio.

Definizione tutt’altro che abusata, visto che in quei tre giorni saranno centinaia gli infermieri, provenienti da tutta la penisola, a confrontarsi su tematiche di stringente attualità.

E sarà la presidente della Federazione nazionale dei Collegio Ipasvi, Barbara Mangiacavalli, uno dei relatori che si alterneranno sul palco della sala convegni di Pugnochiuso, per ragionare (e provare anche ad avvicinare soluzioni sempre a portata di mano, ma spesso tenute lontane da altri soggetti) sul futuro della professione; sul nuovo codice deontologico, sulle competenze professionali, su contratti di lavoro fermi da diversi anni e, allargando la prospettiva, sui nuovi bisogni di salute della popolazione (con l’aumento delle cronicità) che, di fatto, si scontra con un sistema sanitario sempre più costretto a fare i conti (è il caso di dire) con la riduzione delle risorse economiche.

Se l’input della tre giorni pugliese è dato dai Collegi di Bari e Bat, non meno importanti sono le collaborazioni e le adesioni all’evento di Pugnochiuso: dall’Università di Bari, con la presenza del prof. Gesualdo della scuola di Medicina e Chirurgia, alla Federazione nazionale Collegi Ipasvi, senza dimenticare i tanti Collegi provinciali che saranno protagonisti del confronto e l’Associazione Adi del prof. Mauro di Fresco.

Si entrerà subito nel vivo delle tematiche con la prima giornata di lavoro il 25 maggio: il confronto sul nuovo disegno di legge Gelli (che riforma la responsabilità professionale dei medici e del personale sanitario) e il nuovo codice di deontologia per gli infermieri (la cui bozza è stata presentata dalla Federazione) saranno i punti di partenza del dibattito che si propone di analizzare il nuovo codice deontologico, individuare le competenze richieste ai professionisti sanitari alla luce dei mutamenti nell’ambito del concetto stesso di assistenza sanitaria e analizzare il fenomeno del “demansionamento” professionale.

Tematiche affidate agli interventi di Francesco Falli e Severino Borri (presidenti dei Collegi di La Spezia e Imperia) e di Nunzia Barletta (con il confronto tra la nuova bozza di codice deontologico con quello internazionale, di codice, degli infermieri).

L’analisi della nuova legge sulla responsabilità professionale degli operatori sanitari sarà affidata al professor Mauro Di Fresco, presidente dell’AADI.

“L’infermieristica italiana allo specchio” è il tema, invece, della seconda giornata del convegno con la presidente della Federazione nazionale, Barbara Mangiacavalli tra i relatori di un dibattito che avrà come punto focale il rapporto tra infermieristica e Università.

Perché il quesito irrisolto è sempre lo stesso: ma gli infermieri sono ospiti o parte integrante del mondo universitario?

Proverà a dipanare la questione non solo la Mangiacavalli ma anche Mauro Martucci, direttore delle attività formative e di tirocinio del corso di laurea in infermieristica all’Università di Bari, e Giancarlo Cicolini, presidente del Collegio Ipasvi di Chieti.

L’agorà finale della seconda giornata, invece, proverà a mettere insieme diversi tasselli dello stesso mosaico: la formazione, la ricerca e la libertà circolazione dell’infermiere nei paesi della Comunità Europea, ma anche le opportunità di lavoro e le modalità di accesso alle stesse che si trovano fuori dai nostri confini nazionali.

Avremo in collegamento l’infermiere ricercatore italiano Antonio Bonacaro, presso il Rivermead Campus nella città di Chelmsford (Inghilterra) che ci offrirà interessanti punti di riflessione.

Tra i diversi punti di osservazione della tre giorni pugliese c’è anche quello relativo ai protocolli infermieristici nel sistema di emergenza urgenza.

Altro tema caldo e insoluto che è esploso (è il caso di dire) con la cosiddetta bolla mediatica sui protocolli infermieristici 118 in Emilia Romagna.

Anche questo un punto di partenza dal quale muoversi per approdare al traguardo unitario: uniformare i protocolli infermieristici del servizio di emergenza urgenza 118 nei sistemi regionali.

Interverranno il dott. Michele Calabrese (118 Potenza), dott. Ciro Genchi (118 Bari), dott. Pantaleo Orlando (118 Bologna) e il dott. Antonio Guardavaccaro (118 Bari).

Insomma, come si proverà ad evidenziare durante la tavola rotonda dell’ultima giornata, se c’è un campo nel quale non applicare il tema federativo (differenziando le regioni) è proprio quello dei protocolli di emergenza urgenza.

I lavori di Pugnochiuso saranno seguiti con dirette streaming e speciali anche dal nostro quotidiano on line “NurseTimes”.

Per informazioni e iscrizioni clicca sul seguente link

www.eventiecongressi.net

 

Salvatore Petrarolo

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