Il delicato intervento ha salvato la vita al bambino, che era a rischio di anemia per un problema immunitario della donna.
Alla Clinica di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Chieti è stata eseguita una trasfusione di sangue intrauterina in un feto a rischio di anemia a 29 settimane di gestazione per via di un problema immunitario della mamma. Si tratta di una procedura molto avanzata, eseguita solo in pochissimi centri di medicina prenatale, poiché implica un elevato rischio per il feto. Ora la donna potrà portare a termine la gravidanza e far venire alla luce suo figlio tra 12 settimane.
“Abbiamo messo in campo un lavoro di squadra straordinario – sottolinea Francesco D’Antonio, professore associato di Ginecologia e ostetricia –, perché il sangue da trasfondere deve subire una preparazione assai complessa, che è stata eseguita dal Centro trasfusionale con la preziosa collaborazione del direttore, Patrizia Di Gregorio, e dell’immunoematologa Amanda Procida”.
A portare a termine la procedura è stata un’equipe composta dallo stesso D’Antonio, dalla ginecologa Barbara Matarrelli e dall’ostetrica Cinzia Pizzica. Presenti in sala operatoria anche l’anestesista e il neonatologo, pronti ad assistere il bambino in caso di sopraggiunta necessità di anticipare il parto qualora la procedura non fosse andata a buon fine. Per fotuna, però, non si sono verificate complicazioni e la mamma, in condizioni ottimali al pari del bambino, è stata dimessa.
“La nostra Unità operativa – evidenzia il direttore della Clinica, Marco Liberati – sta dedicando grande attenzione alla diagnosi e alla terapia fetale, oltre che alle gravidanze ad altissimo rischio, tra cui quelle gemellari, per le quali abbiamo un centro di assistenza dedicato, unico in Abruzzo. Accogliamo gestanti provenienti anche da altre regioni, e siamo impegnati in un’intensa attività di ricerca sulla patologia fetale e sulla diagnosi prenatale, che ci vede ai primi posti in Europa, e consente di offrire alle donne assistenza di qualità”.
Le prestazioni riferite alle gravidanze a rischio per patologie materne o fetali sono prenotabili tramite Cup di secondo livello a opera del personale dell’Unità operativa, ricorda la Asl. La richiesta può essere effettuata tramite mail all’indirizzo [email protected] o al numero 0871358116. Le prestazioni prenotabili sono ecografia morfologica di secondo livello, ecocardiografia fetale, ecografia ostetrica, procedure diagnostiche fetali (villocentesi, amniocentesi e cordocentesi). L’appuntamento è fissato entro 48 ore dalla prenotazione. Analoga modalità va seguita per richiedere assistenza per le gravidanze gemellari. Le ecografie morfologiche e per la translucenza nucale, invece, possono essere prenotate nelle giornate di lunedì e venerdì.
Redazione Nurse Times
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