È accaduto all’ospedale San Carlo di Potenza. L’ufficio di disciplina per il personale del comparto ha però stabilito che il dipendente non va punito.
Tommaso Maiorino, infermiere dipendente dell’ospedale San Carlo di Potenza ha rischiato di subire un provvedimento disciplinare per aver chiamato il collega reperibile durante il turno di notte. Avrebbe costretto l’azienda a pagare lo straordinario al secondo infermiere. La richiesta è stata fatta in occasione di una doppia emergenza in sala operatoria.
Il sanitario, giudicando di non essere in grado di gestire entrambe le emergenze da solo e nell’intento di tutelare la salute dei pazienti, avrebbe dunque allertato il collega reperibile, scatenando l’ira del primario. Quest’ultimo lo ha accusato di aver preso una decisione che non gli sarebbe spettata: «Usò toni aspri nei miei confronti – racconta Maiorino – e mi disse, gridando, che avrebbe avviato un procedimento disciplinare nei miei confronti. Gli risposi che poteva fare la segnalazione all’ufficio disciplinare, ma doveva smetterla di avere un comportamento offensivo e irrispettoso».
A un mese dall’accaduto, la segnalazione del caso è giunta sul tavolo dell’ufficio di disciplina per il personale del comparto, presieduto da Patrizia Vinci. La dirigente ha però stabilito che l’infermiere non va punito: “Il comportamento del dipendente – si legge nella nota in risposta alla segnalazione -, pur contrastando con i criteri di responsabilità organizzativa, parrebbe ictu oculi posto in essere con eccesso di zelo e con l’intenzione di rendere un servizio tempestivo nell’interesse dell’utenza”.
L’infermiere ha contro-denunciato il primario, chiedendo un provvedimento disciplinare a suo carico. Per l’ufficio di disciplina avrebbe scavalcato le gerarchie solo per tutelare la salute del paziente, preservarandone la salute in una situazione di urgenza assoluta.
Simone Gussoni
Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno
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