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Cerignola (Foggia), pretende il ricovero di un parente e picchia un oss: paura in ospedale

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Pretende il ricovero di un parente e picchia un oss: paura all'ospedale di Cerignola (Foggia)
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L’Unione Sindacale di Base (USB) denuncia l’ennesimo episodio di violenza ai danni del personale sanitario. A farne le spese, stavolta, un operatore socio-sanitario, aggredito all’ospedale Tatarella di Cerignola (Foggia).

“Qualcosa di già visto e già vissuto sulla pelle di quei lavoratori, che ogni giorno nonostante mille difficoltà, riescono a guadagnarsi con sacrificio e spirito di abnegazione il rispetto di tutti i pazienti, che in primis si trovano ad affrontare momenti difficili della propria vita”, spiega il sindacato.

L’aggressione è avvenuta nel reparto di Medicina d’urgenza dell’ospedale di Cerignola: “Durante l’espletamento del servizio di turno notturno si è presentato con fare minaccioso, e quasi tirando giù la porta d’ingresso a suon di pugni, un personaggio che pretendeva con insistenza il ricovero di un suo famigliare”.

Il medico di turno che lo ha ricevuto non è riuscito a impedirne l’ingresso all’ospedale di Cerignola: “Questa persona è riuscita a divincolarsi e ha aggredito gli operatori sanitari in servizio in quel momento. Per la precisione l’energumeno ha aggredito un operatore socio-sanitario in servizio, sferrandogli diversi pugni, sotto gli occhi atterriti di pazienti e parenti presenti in quel momento”.

E ancora: “Purtroppo la questione nasce dalla totale assenza di controllo e dalla massima libertà di circolazione da parte di persone non dipendenti della azienda sanitaria, sia nei reparti che nei parcheggi dei dipendenti. E i risultanti sono anche i frequenti furti di auto accaduti, che abbiamo già precedentemente denunciato alla amministrazione”.

Conclude l’USB: “I lavoratori sono stanchi di parole vuote di solidarietà o di iniziative, volte alla sicurezza del personale e mai attuate. E’ ora di affrontare seriamente la questione e prevedere un presidio di vigilanza h24 per tutto il plesso ospedaliero”.

Redazione Nurse Times

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