La manifestazione è stata indetta da Fsi-Usae dopo che la società appaltatrice del servizio di pulizia al Policlinico “Vittorio Emanuele” ha comunicato l’avvio delle procedura di mobilità.
Si è tenuto stamattina, a partire dalle 9, nella zona antistante la direzione del Policlinico di Catania, il sit-in di protesta contro il licenziamento di 91 lavoratori della Rekeep Spa, società che gestisce l’appalto del servizio di pulizia presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico “Vittorio Emanuele”. “La manifestazione è stata indetta – si legge in una nota della Fsi-Usae – dopo che la società Reekep ha comunicato l’avvio delle procedura di mobilità ex artt. 4 e 24 della L. 223/91 con un imponente taglio di risorse umane, che indica un esubero di 91 unità di lavoratori e lavoratrici a rischio di perdere il posto di lavoro”.
Spiegano il segretario regionale Calogero Coniglio e i dirigenti sindacali Maurizio Cirignotta, Salvatore Bellia, Gaetano Zappalà e Biagio Cirino: “Il 19 novembre, in seguito al trasferimento dei reparti dai presidi ospedalieri Vittorio Emanuele e Ferrarotto al Policlinico, è stata avviata una procedura di licenziamento collettivo dalla società Rekeep Spa, che ha comunicato di non ritenere possibile adottare idonee misure per porre rimedio alla situazione di eccedenza di personale venutasi a creare. Riteniamo non veritiero il numero dichiarato, in quanto parte dei presidi ospedalieri sono ancora attivi, tant’è che i lavoratori vi espletano i servizi”.
Proseguono i rappresentanti di Fsi-Usae: “Dopo la nostra richiesta, il 19 dicembre siamo stati ricevuti in audizione presso la V Commissione regionale del lavoro e cultura all’Assemblea regionale siciliana. La Rekeep, che non si è presentata all’audizione, aveva come committenti dal 2011 Asp di Siracusa, Asp di Catania e Vittorio Emanuele, Ferrarotto e Santo Bambino. A queste, con l’accorpamento del 2012, si è aggiunto il Policlinico. Si tratta, in sostanza, di un raggruppamento di imprese suddivise con un contratto che assicura l’equilibrio di gara: Pfe, Dusman e Rekeep. E quindi con possibilità di ricollocazione del personale nelle tre aziende sanitarie. Abbiamo esposto che 91 esuberi non solo è un numero sproporzionato, ma anche non esistente, perché le unità operative sono state semplicemente trasferite, ed è necessario che Rekeep trovi un equilibrio interno con Pfe perché fanno parte del raggruppamento di imprese che si è aggiudicata la gara”.
Aggiunge Coniglio: “Come precedentemente detto, viene da pensare che la Rekeep utilizzi la ‘minaccia’ di licenziare i lavoratori per avere garanzie certe per il servizio di pulizie dell’ospedale San Marco. Comportamento scorretto che ha messo in allarme 257 lavoratori”.
Concludono i sindacalisti: “Ci auguriamo che l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, per tramite dell’azienda Policlinico Vittorio Emanuele, possa fornire garanzie certe, adeguate e accurate sui servizi di pulizia necessari, di spazi e ambienti del San Marco per scongiurare che gli esuberi annunciati si trasformino a breve in 91 posti di lavoro persi. Successivamente la protesta si sposta all’Ispettorato del lavoro, siamo stati convocati per il giorno 23 gennaio”.
Redazione Nurse Times
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