I fatti risalgono al 2015. Un anno e sei mesi, oltre a una multa di 1.200 euro, per peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Un infermiere è stato condannato a un anno e sei mesi, oltre che a una multa di 1.200 euro, per peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato, commessi da un momento imprecisato fino al 10 aprile 2015, giorno di definitivo accertamento, quando avvenne l’arresto a Carrara. L’uomo era stato visto operare nei locali della società cooperativa Copac, di cui era socio, negli stessi orari in cui avrebbe dovuto invece svolgere gli assegnati servizi di assistenza domiciliare per la Asl.
Ascoltati in tribunale, tutti dipendenti del centro commerciale Copac avevano confermato la sua presenza negli uffici della società, dove era impegnato a sbrigare pratiche per la stessa, ovvero nell’attività commerciale. L’imputato, dal canto suo, aveva portato testimonianze a sua difesa, sostenendo che era prassi consolidata, tra infermieri, scambiarsi i turni. Interrogato dalla Procura all’epoca dell’arresto in flagranza, avrebbe ammesso di non essersi sempre preso cura dei pazienti, rigettando però l’accusa di occuparsi dei suoi affari durante l’orario di lavoro.
Redazione Nurse Times
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