I fatti risalgono al 2015. Un anno e sei mesi, oltre a una multa di 1.200 euro, per peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato.
Un infermiere è stato condannato a un anno e sei mesi, oltre che a una multa di 1.200 euro, per peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato, commessi da un momento imprecisato fino al 10 aprile 2015, giorno di definitivo accertamento, quando avvenne l’arresto a Carrara. L’uomo era stato visto operare nei locali della società cooperativa Copac, di cui era socio, negli stessi orari in cui avrebbe dovuto invece svolgere gli assegnati servizi di assistenza domiciliare per la Asl.
Ascoltati in tribunale, tutti dipendenti del centro commerciale Copac avevano confermato la sua presenza negli uffici della società, dove era impegnato a sbrigare pratiche per la stessa, ovvero nell’attività commerciale. L’imputato, dal canto suo, aveva portato testimonianze a sua difesa, sostenendo che era prassi consolidata, tra infermieri, scambiarsi i turni. Interrogato dalla Procura all’epoca dell’arresto in flagranza, avrebbe ammesso di non essersi sempre preso cura dei pazienti, rigettando però l’accusa di occuparsi dei suoi affari durante l’orario di lavoro.
Redazione Nurse Times
Rimani aggiornato con Nurse Times, seguici su:
Telegram https://t.me/NurseTimes_Channel
Instagram https://www.instagram.com/nursetimes.it/
Facebook https://www.facebook.com/NurseTimes.NT
- Il 25% del tempo degli infermieri sprecato in attività delegabili: lo studio che scuote gli ospedali
- Lazio, 9 milioni ai medici del pronto soccorso: gli infermieri esclusi, monta la protesta
- Strage di Bologna (2 agosto 1980), così nacque il 118. L’intuizione dell’infermiere-pioniere Marco Vigna
- Parkinson, alla Città della Salute di Torino arriva l’innovativo trattamento con infusione sottocutanea di Levodopa
- Pisa, rimosso tumore al pancreas dichiarato inoperabile
Lascia un commento