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Cardiologia: differenze tra coronarografia e coronaro TC

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Cardiologia: differenze tra coronarografia e coronaro TC
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La dottoressa Roberta Antonazzo Panico, cardiologo emodinamista del Città di Lecce Hospital, approfondisce l’argomento su GVM – Care & Research.

Negli ultimi anni, tra le possibilità nel percorso di diagnosi della malattia coronarica, alla coronarografia standard si è aggiunta la coronaro TC o TC coronarica. Quali sono le differenze tra questi due esami diagnostici? in quali casi lo specialista indirizza verso una coronarografia e in quali verso una Coro-TC? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Roberta Antonazzo Panico, cardiologo emodinamista del Città di Lecce Hospital, per capire da cosa dipendano i benefici nella scelta tra le varie possibilità diagnostiche.

Cos’è la coronarografia?
“La coronarografia è un esame radiologico mininvasivo che consente di studiare lo stato delle arterie coronariche e di individuare la presenza di eventuali placche aterosclerotiche che restringono il flusso del sangue verso il cuore. L’indagine è svolta con l’utilizzo di mezzo di contrasto, somministrato attraverso sonde inserite dall’arteria femorale, dall’arteria brachiale o dall’arteria radiale, e con anestesia locale. La sua durata è di massimo 20 minuti”.

Cos’è la coronaro TC?
“La coronaro TC è un’indagine anatomica radiologica avanzata, una tomografia computerizzata, che consente di acquisire immagini in alta definizione dell’albero coronarico, individuando una eventuale malattia coronarica, stenosi, trombosi, aneurisma”.

Quali sono le differenze tra coronaro Tc e coronarografia?
“La TC coronarica si differenzia dalla coronarografia per le seguenti caratteristiche:

  • ha il vantaggio di essere un esame non invasivo e per questo non richiede l’ospedalizzazione del paziente;
  • permette di quantificare il calcio coronarico (valori di Calcium Score) e, di conseguenza, la tipologia di rischio a cui ascrivere il paziente;
  • consente di fare diagnosi di malattia coronarica (permettendo di caratterizzare anche la morfologia della placca, data l’elevata risoluzione spaziale consente, se eseguita correttamente e con i tomografi di ultima generazione);
  • consente di identificare le anomalie di origine e di decorso delle coronarie;
  • essendo una TC del cuore, oltre allo studio delle coronarie, permette di quantificare la funzione ventricolare sinistra, indagare la morfologia delle valvole cardiache native e delle protesi cardiache, la presenza di eventuali formazioni trombotiche endocavitarie, le anomalie di origine e di decorso dei principali vasi arteriosi e venosi del cuore;
  • può essere un esame dirimente in casi dubbi di stenosi valvolare aortica, di disfunzione valvolare protesica e di endocardite”.

Quando eseguire una coronaro Tc e quando una coronarografia?
“Nonostante i vantaggi, non sempre la TC coronarica è l’indagine diagnostica indicata in caso di sospetta malattia coronarica. Nei pazienti ad elevato rischio cardiovascolare, già sottoposti a precedenti interventi sulle coronarie, di età avanzata e/o con aritmie come la fibrillazione atriale, la coronaro TC non ha lo stesso potere diagnostico della coronarografia tradizionale, che rappresenta per questi soggetti ancora oggi il gold standard. Inoltre, a differenza della coronarografia, la TC coronarica consente di fare la diagnosi, ma non il trattamento della patologia coronarica (l’angioplastica che, se necessaria, ove possibile, viene eseguita contestualmente alla coronarografia). La TC coronarica è indicata nello screening in fase iniziale in pazienti senza o con lieve-moderata malattia coronarica: in caso di malattia coronarica critica, la coronarografia standard è attualmente l’esame definitivo”.

Redazione Nurse Times

Fonte: GVM – Care & Research

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