Anche questa sera l’immagine professionale degli infermieri è stata danneggiata all’interno di una domanda del popolare show televisivo “Caduta Libera” in onda in fascia preserale su Canale 5
La trasmissione, condotta da Gerry Scotti ed ideata da Alvise Borghi (autore delle domande) ha propinato il seguente delirante enigma:
Lo sono gli infermieri, gli analisti e i fisioterapisti
La risposta ritenuta corretta secondo l’autore Borghi, medico psichiatra che ha preferito il mondo dello spettacolo all’esercizio della professione sarebbe stata “PARAMEDICO”.
La concorrente purtroppo non è stata in grado di risolvere il complesso enigma cadendo nella botola.
Ma andiamo ad analizzare l’etimologia del termine utilizzato per definire l’infermiere, l’analista e il fisioterapista:
Il prefisso “para-“ deriva dal greco è letteralmente può essere tradotto come “che assiste” oppure “al servizio di”.
È dunque lampante che il termine Paramedico stia ad identificare il professionista che assiste il medico, colui che è a servizio del medico.
Il professionista infermiere, ormai non più figura ausiliaria del medico, gode di propria autonomia professionale, compie un percorso universitario complesso e avrebbe diritto al giusto riconoscimento sociale. Episodi come questo appaiono essere gravemente lesivi dell’immagine sociale che il professionista dovrebbe avere nei confronti della popolazione.
A prescindere dal fatto che, con il termine analista non sia possibile definire alcuna figura sanitaria e che, probabilmente quanto inteso dagli autori capitanati dal dott. Alvise potesse essere il tecnico di laboratorio appare evidente la grossolana svista commessa difronte ad oltre 4 milioni di spettatori italiani.
La redazione di Nurse Times auspica una pronta rettifica di quanto trasmesso questa sera e resta in attesa delle scuse da parte degli autori rappresentati dal dott. Alvise certi che simili episodi incresciosi non si ripeteranno nuovamente.
Maggiore attenzione è necessaria per garantire la regolarità del gioco televisivo e per tutelare migliaia di professionisti infermieri e fisioterapisti definiti con un termine tanto improprio quanto lesivo.
Simone Gussoni
Lascia un commento