Il laboratorio Hermes Pardini ha studiato un sistema che trasforma il momento dell’iniezione, tanto temuto dai bambini, in un’autentica avventura.
Vaccino? Niente paura. Non in Brasile, almeno, dove il laboratorio Hermes Pardini di San Paolo, col supporto dell’azienda Lobo, ha sviluppato un’applicazione in realtà virtuale denominata VR Vaccine, che trasforma il momento dell’iniezione, tanto temuto dai più piccoli, in un’esperienza di gioco da vivere in prima persona.
I bambini, in sostanza, diventano eroi chiamati a ricevere uno scudo speciale per proteggersi dalla minaccia di terribili mostri. Un’autentica avventura, insomma, resa possibile dalla tecnologia e dal supporto degli infermieri, che all’interno del laboratorio sono provvisti di smartphone e visore in realtà virtuale da affidare ai pazienti.
A questi ultimi basta ruotare la testa per essere proiettati nel mondo di fantasia, mentre gli infermieri ne seguono le “gesta” in tempo reale e replicano il tutto su schermo attraverso un secondo smartphone. E così, grazie alla “distrazione” fornita dal proprio alter ego virtuale, i bimbi sono in grado di affrontare al meglio l’antipatica pratica della vaccinazione, completata senza problemi dal personale sanitario.
Giuseppe Papagni
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