Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato a cura di UIL-FPL GENOVA E LIGURIA:
Raggiunto l’accordo sulla premialità per il personale del SSR impegnato nel contrasto dell’emergenza epidemiologia. Nei giorni scorsi grazie al costante impegno e alla ferma rivendicazione sindacale, è stato finalmente raggiunto l’accordo tra Organizzazioni Sindacali e Regione Liguria.
Come noto, le risorse economiche progressivamente stanziate sia dal Governo che dalla Regione, hanno permesso di prevedere 3 fasce di riconoscimento, fortemente volute dalla UIL FPL fin dall’inizio delle trattative, in modo da poter riconoscere il premio in misura sia del maggior impegno profuso che dell’esposizione al rischio di contagio relativamente al periodo di riferimento 1 marzo – 30 aprile. Pertanto le tre fasce sono così definite:
FASCIA A fino ad un massimo di 1400 Euro;
FASCIA B fino ad un massimo di 800 Euro
FASCIA C fino ad un massimo di 400 Euro
Al fine di evitare le solite notizie strumentali di chi, come spesso capita, vuole approfittare del disagio e del malessere dei colleghi per sminuire i risultati ottenuti, ci preme sottolineare che le quote si intendono inevitabilmente al lordo degli oneri riflessi e delle trattenute di legge previste.
Considerato lo sforzo senza precedenti che gli operatori hanno dovuto affrontare, è evidente che nessuna cifra avrebbe mai potuto essere sufficiente per valorizzare adeguatamente l’impegno e la competenza dimostrata. Tuttavia abbiamo responsabilmente ritenuto opportuno distribuire comunque le risorse messe a disposizione, sia per non rischiare di perderle, sia perchè comunque l’importo di 1400 Euro previsto nell’accordo, dopo la Regione Veneto è quello più alto tra le altre Regioni coinvolte nell’emergenza.
Per finanziare le fasce A e B, ovvero quelle che comprendono il personale maggiormente esposto al rischio, è stato utilizzato il 90% delle risorse stanziate, mentre per garantire il più possibile equità e parità di trattamento, l’importante intesa raggiunta prevede la corresponsione delle quota economiche proporzionalmente alla presenza in servizio.
In questo modo gli inevitabili residui che si verranno a determinare, compresi quelle della Fascia C, saranno ripartiti esclusivamente tra le fasce A e B.
Inoltre un’altra importante tutela ottenuta, anche grazie al nostro fondamentale impegno, è stata quella di considerare come giornate in presenza anche le assenze dei colleghi risultati positivi o in quarantena o in sorveglianza attiva, che verranno considerati in Fascia A.
Risultato non scontato e ottenuto in considerazione della carenza di dispositivi di protezione individuale e la totale confusione sulle disposizioni in materia dei test di verifica della positività che hanno caratterizzato i primi mesi dell’emergenza, causando disagi e numerosi contagi tra il personale.
Infine, per le motivazioni sopra esposte, ovvero per evitare di vanificare la distribuzione delle risorse già stanziate, l’accordo è stato sottoscritto con riserva di incremento delle risorse, mediante eventuali ulteriori futuri finanziamenti sia nazionali che regionali.Adesso dopo le linee di indirizzo contenute nell’intesa, la trattativa passa a livello decentrato per consentire ad ogni azienda di distribuire coerentemente le risorse in riferimento al personale coinvolto in ogni singola realtà che ha affrontato l’impatto emergenziale in modo diverso da territorio a territorio e addirittura da ospedale a ospedale.
La Redazione Nurse Times
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