Alyssa Murch, ragazza poco più che ventenne, è stata arrestata dopo che il figlio di appena sette mesi è stato soccorso in stato di incoscienza per aver ingerito una grande quantità di sostanze stupefacenti.
La madre avrebbe confessato subito la propria tossicodipendenza specificando di allattare al seno il proprio figlio. Mai avrebbe potuto immaginare che il proprio latte materno avrebbe potuto quasi uccidere una vittima innocente.
Giunto in ambulanza presso il centro medico Northern Light Eastern Maine a Bangor, nel Maine (Stati Uniti), l’infante è apparso al personale sanitario in evidente stato di overdose.
“A sette mesi, non ci sono molti modi in cui può succedere, e l’inchiesta alla fine ha rivelato che è stato assunta attraverso il latte materno”, ha dichiarato il sergente della polizia Wade Betters, durante un’intervista rilasciata al canale Fox 22.
Solo grazie al tempestivo intervento dei soccorritori il bambino è sopravvissuto. Le indagini della polizia si sono concluse lunedì “con l’accusa di sovradosaggio di sostanze stupefacenti, assunte attraverso il latte materno”.
Tuttavia un medico del Northern Light Medical Center ritiene che il bambino possa aver ingerito anche altri farmaci.
“Non esiste un antidoto per un bambino che è in sovradosaggio – spiegano dall’ospedale – quindi i medici generalmente lo trattano solo con cure di supporto e lo aiutano a trovare un ambiente sicuro finché la sostanza non lascia il sistema in modo naturale”.
La donna dovrà comparire sul banco degli imputati il prossimo 20 febbraio per rispondere dell’accusata di aver messo in pericolo di vita il bambino.
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