I Nas di Treviso hanno riscontrato casi di mancato allontanamento degli alunni “sospetti”. L’accusa: omissione di atti d’ufficio.
Trenta persone, tra dirigenti scolastici del servizio pubblico e legali rappresentanti di scuole private dell’infanzia, sono state iscritte nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Belluno. Questo il risultato delle indagini svolte dal Nas di Treviso e connesse alla verifica delle veridicità delle attestazioni presentate dai genitori dei minori ai fini della prova dell’assolvimento degli obblighi vaccinali degli iscritti alle scuole primarie e dell’infanzia della Provincia di Belluno.
I militari del nucleo trevigiano hanno infatti accertato che i responsabili delle scuole avevano omesso di allontanare gli alunni fra i tre e i sei anni non vaccinati, e quindi carenti del requisito di accesso alla scuola. Allontanamento che, per ragioni di igiene e sanità, doveva essere compiuto senza ritardo. Non ottemperando a tale dovere, si è infatti permessa la frequenza deibambini dal mese di settembre 2018 a quello di giugno 2019. Gli indagati dovranno ora rispondere del reato di omissione di atti d’ufficio.
Redazione Nurse Times
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