Ipotesi di omicidio colposo a carico di un professionista del Policlinico, che non diagosticò la frattura di due vertebre, e di quattro professionisti dell’ospedale Di Venere, che operarono e curarono la 70enne.
La Procura di Bari ha aperto un’indagine per omicidio colposo in merito alla morte di una 70enne barese, deceduta nei giorni scorsi, probabilmente per effetto di una caduta all’esterno di un centro analisi, risalente allo scorso novembre. Stando alla denuncia della famiglia e all’ipotesi accusatoria, alla donna non sarebbe stata diagnosticata tempestivamente la frattura di due vertebre. Dopo essere stata visitata al Pronto soccorso del Policlinico di Bari e sottoposta a una Tac che non avrebbe rilevato fratture, sarebbe stata rimandata a casa con il collare ortopedico.
Nei giorni seguenti, a causa del malessere che peggiorava e sfociato nella semiparalisi di una spalla, è stata sottoposta a due interventi chirurgici all’ospedale Di Venere di Bari, dove poi è morta per un’emorragia cerebrale. Il pm che coordina l’inchiesta, Marcello Quercia, ha iscritto nel registro degli indagati quattro medici – uno del Policlinico e tre del Di Venere – e ha disposto l’autopsia, che è stata eseguita due giorni fa. Gli accertamenti disposti dalla Procura dovranno verificare eventuali correlazioni tra la diagnosi tardiva e il decesso, e quindi eventuali responsabilità dei medici che hanno visitato, operato e curato la signora.
Redazione Nurse Times
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