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Avezzano, l’ospedale è al collasso

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Avezzano, l’ospedale è al collasso
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Pazienti ammassati su letti e barelle, in attesa di un posto che non arriva. La denuncia di Cisl Sanità della Marsica.

Le feste natalizie hanno acuito l’emergenza al pronto soccorso e in altri reparti dell’ospedale di Avezzano, dove malati ammassati su letti e lettighe sono costretti a stazionare in attesa di un posto, talvolta per giorni. D’altronde i 226 posti letto della struttura rappresentano una miseria in rapporto a una popolazione di circa 150mila abitanti, che sempre più spesso di curarsi altre Asl, se non in altre regioni.

A tracciare il quadro della situazione è Giuseppe Capoccitti, responsabile Cisl Sanità della Marsica, che parla di “cronica carenza di personale”. A ciò si aggiunge il problema “degli infermieri e degli Oss in malattia e in ferie, che costringono il poco personale disponibile a turni massacranti per assicurare il servizio, spesso non rispettando la norma europea che prevede un riposo di undici ore tra un turno e l’altro”.

La Asl  “L’Azienda sanitaria di Avezzano-Sulmona-L’Aquila – afferma Capoccitti – è l’unica Asl abruzzese che non fa concorsi. È dal lontano 2005 che non vi è un concorso per infermieri, e quello più recente per operatori sociosanitari ha previsto una graduatoria di sole 170 unità, con il risultato che oggi la graduatoria è esaurita e serve un altro concorso o avviso pubblico per poter assumere personale. Personale che nel frattempo è assunto grazie al ricorso alle agenzie interinali, che ormai da anni portano un’enorme precarietà all’interno della Asl (circa 400 unità). E il fatto che la Regione, in questo fine anno, abbia autorizzato la Asl a effettuare concorsi nel 2019 non tranquillizza, perché ci vorrà molto tempo per espletarli”.

I medici“Ma problemi enormi – aggiunge il responsabile Cisl – riguardano anche la categoria medica. Alcuni storici primari ospedalieri sono andati in pensione e altri vi andranno a breve, compresi medici a tempo determinati che vanno via in seguito a concorsi pubblici vinti.  E non bastano gli incarichi provvisori a risolvere il problema. Ma anche nella dirigenza amministrativa vi è un vuoto pauroso. Una situazione generale che, pur senza creare allarmismi, vede una Asl provinciale, e soprattutto un territorio quale Marsica, in forte difficoltà”.

Le responsabilità“In questo scenario – precisa Capoccitti – sono evidenti le responsabilità politiche regionali, che hanno fortemente penalizzato la sanità provinciale attraverso un ridimensionamento di alcuni ospedali. Poi ci sono le responsabilità della dirigenza della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, che in questi anni non è stata in grado di gestire le tante problematiche che si sono presentate di volta in volta”.

Lo stallo“Soprattutto in quest’ultimo periodo – afferma il sindacalista – vi è uno stallo gestionale in tutti i settori: sanitario, amministrativo e del personale. Uno stallo che la Cisl marsicana denuncia e che preoccupa non poco per il presente e per l’avvenire. Uno stallo dovuto forse anche al fatto che le massime figure dirigenziali, per motivi diversi, potrebbero a breve lasciare gli incarichi. In tutto ciò il ruolo del sindacato, spiace dirlo, è quasi marginale: non ha avuto quel ruolo propulsivo e incisivo per costringere la Asl a prendere decisioni propositive, anche per l’incapacità e/o la volontà di nominare un organismo Rsu, a quasi un anno dalle elezioni Rsu, che poteva e doveva sostenere con vigore l’azione sindacale e che invece si è arenato per colpe interne alle organizzazioni sindacali”.

Il personale in malattia – Sul personale in malattia prova a dare una spiegazioni Antonio Santilli, esponente del sindacato infermieristico Nursind: “Il personale è stanco perché ha una età anagrafica per mediamente superiore ai 50 anni e con problemi di salute. Ciononostante, continua a fare turni estenuanti con l’apporto di un Oss, che può svolgere solo assistenza alberghiera. Con questo ritmo si alza la percentuale di malattie e permessi, a discapito dei pazienti, ma anche dello stesso personale, che con senso di responsabilità cerca di tirare avanti la carretta in un sistema sanitario ormai incapace di garantire una sanità di qualità”.

Redazione Nurse Times

Fonte: www.abruzzolive.it

 

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