La prima bozza della Manovra di Bilancio 2021 ha generato non poche polemiche e malumori da parte dei professionisti della salute che non sono stati interessati dagli aumenti di stipendio.
L’articolo secondo il quale ai soli infermieri spetterebbe una indennità di “specificità infermieristica” in vigore a partire dal primo gennaio 2021 è stato tra i più contestati.
«La previsione del solo art. 66 nella prima bozza del disegno di legge di bilancio 2021 è un’inaccettabile offesa razzista nei confronti delle altre professioni sanitarie che meritano la stessa valorizzazione delle competenze e delle specifiche attività svolte, anche in relazione a quel che, rinunciando e patendo, han dato e stanno dando per fronteggiare la pandemia» commenta il Presidente della FNO TSRM e PSTRP Alessandro Beux a Sanità Informazione.
È poi stato richiesto un criterio meritocratico per destinare le risorse a disposizione: «Se le risorse a disposizione non sono sufficienti per dare il giusto a tutti – aggiunge – quelle disponibili le si deve destinare a chi più lo merita, individuandolo all’interno di tutte le professioni sanitarie, perché in tutte c’è chi ha dato e sta dando di più per fronteggiare la pandemia».
Il costo della misura prevista dall’articolo 66 ammonta a 335milioni di euro che saranno destinati alla contrattazione collettiva nazionale. «Trattandosi della prima versione del testo – conclude Beux – confidiamo che nei prossimi giorni la condivisibile iniziativa a favore dei soli Infermieri sia, doverosamente, estesa alle professioni sanitarie, secondo i principi di equità e meritocrazia».
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