A seguito di una “valutazione accurata, scrupolosa e meticolosa di tutte le evidenze di letteratura disponibili, il Cts ha raccomandato, per quel che riguarda le prime dosi di vaccinazione, di riservare il vaccino AstraZeneca a coloro che hanno un’età uguale o superiore a 60, riservando i vaccini ad mRNA alla fascia” al di sotto di tale soglia. A spiegarlo è stato Franco Locatelli, Presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) e coordinatore del Comitato tecnico scientifico (Cts). Per quanto riguarda la seconda dose da inoculare ai soggetti già vaccinati con AstraZeneca, “tutti i dati disponibili indicano che i fenomeni trombotici dopo la seconda dose sono straordinariamente rari. Tuttavia, considerata la disponibilità di piattaforme vaccinali alternative e ispirandosi ad un principio di massima cautela per andare a tutelare, come sempre con un’attenzione suprema, la salute degli italiani, si è deciso di dare la raccomandazione di impiegare la stessa dose dello stesso vaccino per i soggetti over 60”, mentre per chi ha meno di 60 anni, “pur in assenza di segnali di allerta preoccupanti rispetto allo sviluppo di queste patologie”, verrà considerata “l’ipotesi della vaccinazione “eterologa”, ovvero con una diversa tipologia di vaccino“. Questo sarà possibile perché “vi sono dei dati che indicano come il profilo di sicurezza e la risposta immunitaria generata da questo approccio abbiano buone evidenze”.
Ad oggi, circa il 45% della popolazione che vive in Italia ha ricevuto almeno una dose di vaccino e quasi 1 italiano su 4 ha completato il ciclo.
Il Ministro Roberto Speranza ha anticipato che firmerà in serata il passaggio di Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e Provincia autonoma di Trento in zona bianca: “A breve circa la metà della popolazione italiana – ha spiegato il Ministro della Salute durante la conferenza stampa – sarà in zona bianca. Questo è un segnale importante e incoraggiante, che ci fa capire che siamo sulla strada giusta. Questi risultati – ha continuato – sono effetto di una campagna di vaccinazione che va molto positivamente nel nostro Paese. I vaccini sono lo strumento più importante per uscire da questa situazione”.
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Fonte: sanitainformazione.it
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