Il Servizio Sanitario Nazionale ha reclutato in un mese oltre 20.000 persone: medici, infermieri e altri operatori sanitari contro la battaglia al Covid-19. L’intervento ha consentito di recuperare quasi metà delle forze che il SSN aveva perso negli ultimi dieci anni per effetto dei tagli ripetuti. Ma non basta, per la fase due si prevedono nuove assunzioni.
I medici assunti sono 4331, 9666 gli infermieri, e oltre 5.700 tra operatori socio sanitari, farmacisti e tecnici di laboratorio. Le regioni a maggior numero di assunzioni sono state quelle più colpite dall’epidemia: Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Oltre metà degli ingressi (dati, questi, riportati da “La Repubblica”) sono stati assunti con contratti a tempo indeterminato o stabilizzabili. Solo 350 i pensionamenti.
“Avere più personale, più medici, più infermieri, più operatori sanitari è stata da subito una delle nostre priorità per affrontare la sfida del Covid-19,” ha spiegato in una intervista a “Il Sole 24 Ore” il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Ma ora si sta lavorando alla “fase due”, che dovrebbe essere attuata a partire dal prossimo mese, e a rafforzare la sanità sul territorio. La cura domiciliare, a quanto sembra, sarà il punto sostanziale della “prossima mossa” – a maggior ragione saranno essenziali altre assunzioni per tutelare sia i contagiati, che i soggetti deboli della società.
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