Il nostro collaboratore Massimo Arundine prova a fare chiarezza sull’emergenza dell’Azienda sanitaria campana.
I rumor secondo i quali l’Asl Salerno sarebbe in procinto di assumere personale sanitario, infermieri e oss a tempo determinato ha causato già reazioni, a volte scomposte, generando allarmi, spesso ingiustificati. Solo qualche giorno fa qualche organo di stampa, travisando le parole del commissario, dottor Iervolino, dava per certo l’arrivo di infermieri interinali, generando l’indignazione e la rabbia di qualche sigla sindacale, notizia prontamente smentita dal commissario.
Cerchiamo di fare chiarezza. L’Asl starebbe cercando una soluzione per far fronte alle prevedibili necessità estive, periodo da sempre critico per la necessità di concedere ai dipendenti il dovuto periodo di ferie. Quest’anno il problema è ancora più drammatico, acuito in maniera esponenziale dalla cosiddetta “quota 100”, che vedrà molti lavoratori raggiungere una agognata quanto inattesa quiescenza.
Un tavolo tecnico della direzione commissariale con i rappresentanti sindacali, lo scorso 8 maggio, ha affrontato la problematica. Nonostante una graduatoria di mobilità, attiva da circa un anno, con circa 1.800 infermieri collocati in posizione utile, non si è riusciti nell’intento di far arrivare il personale infermieristico necessario e lo scorrimento della graduatoria, finora, è arrivato poco oltre il 300esimo posto, consentendo però l’arrivo effettivo di meno di 100 infermieri nei reparti dell’Asl.
Le motivazioni sembrano da ricercare soprattutto nella mancata concessione del nullaosta delle aziende “cedenti”, che costringono comunque l’Asl Salerno ad attendere 90 giorni dalla chiamata in servizio, prima di procedere scorrendo ulteriormente la graduatoria. Non avere dei numeri “certi” sul fabbisogno reale del personale non ha finora aiutato, ma recentemente la direzione commissariale, anche su input dei sindacati, sta cercando di avere un quadro reale della situazione, stanando finanche quei lavoratori che, assunti per compiti assistenziali, negli anni sono transitati in ruoli amministrativi o comunque mancano all’assistenza diretta, pur conservando un ruolo (e uno stipendio) da professionisti sanitari.
L’Asl continuerà a scorrere la graduatoria di mobilità attiva, ma questo non consente l’arrivo certo di infermieri in numero sufficiente entro l’estate imminente. Bocciata la soluzione di inserire infermieri ricorrendo alle agenzie interinali. Non percorribile l’idea di chiamare a tempo determinato gli infermieri presenti nella graduatoria di mobilità, anche perché un consenso all’aspettativa dell’azienda dove attualmente prestano servizio potrebbe farsi attendere 60 giorni. Escluso il ricorso alla graduatoria di mobilità della vicina AOU di Salerno, da taluni ipotizzato, perché quella graduatoria è praticamente esaurita, oltre a presentare le difficoltà appena elencate per l’eventuale ricorso alla graduatoria di mobilità della stessa Asl.
L’unica strada percorribile per far arrivare infermieri e oss in tempi brevi, entro l’estate, è sembrata quella di un avviso pubblico per soli titoli a tempo determinato, gestito in maniera automatizzata da un software che, allo scadere dei termini (brevi) di presentazione delle domande di partecipazione, abbia già pronta una graduatoria dalla quale sia possibile attingere immediatamente e in cui i vincitori si impegnino a prendere servizio in tempi brevissimi, entro una settimana dalla chiamata. Ad oggi ancora non c’è nessun bando attivo e tutto è ancora in forse e in divenire. L’unica certezza è il recente acquisto del software necessario, la cui delibera è stata pubblicata sull’albo pretorio aziendale.
Massimo Arundine
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